"Papa Francesco ha ricevuto oggi una delegazione di ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. L'incontro è stato toccante e ha mostrato la vicinanza del Papa alle vittime di quella giornata orribile e il suo impegno per la loro liberazione". Lo riferisce l'Ambasciata di Israele presso la Santa Sede su X.
"Una grande emozione. Ci ha ascoltato e può diffondere un messaggio: riportare a casa tutti quelli che sono ancora a Gaza". Così Norberto Louis Har, 71 anni, sequestrato da Hamas e poi rilasciato, racconta l'incontro avuto oggi con il Papa nel corso della visita di una delegazione di ostaggi israeliani liberati nei mesi scorsi. A fargli eco Sharon Lifschitz, il cui padre è ancora nelle mani dei "terroristi": "Francesco è stato molto gentile, ci ha promesso di pregare per loro". "Farà tutto il possibile per farli ritornare a casa", ha detto l'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Yaron Sideman, che ha accompagnato il gruppo.
Una delegazione di ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e successivamente rilasciati è oggi a Roma. L'agenda prevede incontri con il Papa, rappresentanti delle istituzioni, della società civile e della comunità ebraica italiane. La delegazione terrà una conferenza stampa nel pomeriggio con la stampa. Tra loro Adi Shoham (39 anni; psicologa clinica), presa in ostaggio da Hamas insieme ai suoi figli Naveh (9 anni) e Yahel (4 anni), sua madre Shoshan (68 anni), sua zia Sharon (52 anni) e sua cugina Noam (12 anni). Sono stati rilasciati, dopo una prigionia di 50 giorni, nell'ambito di un accordo di cessate il fuoco temporaneo. Il marito di Adi e padre dei suoi figli, Tal Shoham (39 anni), è ancora tenuto in ostaggio, mentre suo padre, Avshalom Haran (66 anni), è stato ucciso durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Lo scorso giugno, il piccolo Naveh ha inviato una lettera a Papa Francesco in cui esprimeva dolore per il 7 ottobre, l'esperienza personale di cattività e la perdita del nonno e chiedeva aiuto per la liberazione del padre. Dal pontefice ha ricevuto una pronta risposta. Yelena Troufanov (50 anni; doppia cittadinanza, israeliana e russa; chimica), sua madre Irena Tati (73 anni), suo figlio Sasha (29 anni) e la fidanzata Sapir Cohen (30 anni) sono stati presi in ostaggio dai terroristi nel kibbutz Nir Oz e tenuti separatamente in cattività. Yelena, apparsa con altre due donne in un video diffuso da Hamas il 30 ottobre 2023, è stata rilasciata insieme a sua madre il 29 novembre, mentre Sapir, che durante la prigionia ha incontrato Yahya Sinwar, è stata liberata il giorno successivo. Il marito di Elena, Vitaly (59 anni), è stato trucidato durante l'attacco. Il figlio Sasha, ancora ostaggio dei terroristi, è apparso in due video diffusi dai terroristi di Jihad Islamica. Yocheved Lifshitz (86 anni; fotografa) è stata presa in ostaggio assieme a suo marito Oded Lifshitz (83 anni) dai terroristi di Hamas nel kibbutz Nir Oz. Yocheved è stata rilasciata il 23 ottobre 2023, mentre Oded è ancora prigioniero di Hamas. Attivisti per la pace, i coniugi erano dediti ad attività di volontariato per il trasporto medico di pazienti palestinesi da Gaza negli ospedali israeliani. La stampa internazionale ha dato particolare risalto al rilascio di Yocheved per l'inaspettata stretta di mano tra quest'ultima e il suo carceriere di Hamas. Sahar Kalderon (17 anni) è stata presa in ostaggio dai terroristi di Hamas assieme a suo fratello Erez (12 anni) e suo padre Ofer (53 anni) dal kibbutz Nir Oz. Il sequestro è avvenuto nei campi del kibbutz, dove i tre si erano rifugiati dopo una fuga da casa passando per la finestra. Sahar ed Erez sono stati rilasciati il 27 novembre 2023 nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco temporaneo, mentre suo padre Ofer è ancora tenuto in ostaggio a Gaza. La nonna materna di Sahar, Carmela Dan (80 anni), e sua cugina, Noya Dan (13 anni), sono state trucidate. Louis Har (71 anni) è stato preso in ostaggio dal kibbutz Nir Yitzhak insieme alla compagna, Clara Marman (62 anni), i fratelli di quest'ultima, Fernando (60 anni) e Gabriela (59 anni), la figlia di Gabriela, Mia (17 anni) e il cane, Bella. Clara, Gabriela, Mia e Bella sono state rilasciate il 28 novembre nell'ambito dell'accordo per il cessate il fuoco temporaneo. Luis e Fernando sono stati liberati dalle forze armate israeliane attraverso una complessa operazione a Rafah nella notte tra l'11 e il 12 febbraio. Il padre e lo zio di Mia hanno preso parte alla delegazione ricevuta dal Papa a novembre 2023.
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