Entra nel vivo il processo per il
femminicidio di Silandro che vede Omer Cim, 29 anni, accusato di
aver ucciso con nove coltellate l'ex compagna, Celine Frei
Matzohl, alla vigilia del suo ventunesimo compleanno, il 12
agosto 2023. È accusato di omicidio volontario aggravato (dalla
relazione sentimentale e dalla premeditazione), resistenza a
pubblico ufficiale (un carabiniere rimase ferito
nell'inseguimento che portò all'arresto), percosse e minacce
aggravate (per un episodio denunciato dalla vittima). Un punto,
quest'ultimo, sul quale la madre della ragazza ha parlato a
lungo, davanti alla Corte d'assise di Bolzano.
Ha riferito dell'aggressione subita dalla figlia, la notte
tra il 17 e il 18 giugno, mentre era in macchina con Cim che poi
la fece scendere, abbandonandola lungo la strada. Non prima di
averle distrutto il cellulare: nei giorni successivi, dalla
scheda sim recuperò i numeri di amici e famigliari, e cominciò a
tempestarli di telefonate e messaggi, per chiedere loro di fare
da tramite con la ragazza. La madre ha parlato di "50-60
messaggi al giorno" che lui le inviava, compresi dei video in
cui mostrava di aver passato la notte in macchina sotto casa
loro, per aspettarla. Quattro giorni dopo, il 22 giugno, fu lei
a convincere la figlia a denunciarlo. Anche davanti ai
carabinieri, Frei Matzohl ribadì di non aver paura di lui che
più volte aveva minacciato di uccidersi, se lei non fosse
tornata con lui.
In aula sono stati sentiti anche il compagno della madre,
l'ex marito e due amiche: hanno descritto Cim come un uomo
"geloso", che le controllava il cellulare e la chiamava per
sapere dove e con chi fosse.
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