'I Carabinieri e i giovani' è il tema
del nuovo calendario storico dell'Arma nell'edizione 2025,
presentato oggi all'auditorium di Roma dal comandante generale,
Teo Luzi.
I testi che accompagnano le 12 tavole esprimono il significato
del rapporto tra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio
diretto ed empatico, riassumendo l'amore paterno, i valori e la
fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento
morale: si tratta di un dialogo epistolare tra un maresciallo
comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle
prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con
il padre, per la scomparsa della madre. Il maresciallo utilizza
come chiave di dialogo alcuni racconti del suo lavoro, parlando
di alcuni episodi di servizio che toccano temi come il bullismo,
le dipendenze, la salvaguardia dell'ambiente e del rispetto per
l'altro, l'inclusività e la solitudine sociale. Riesce così a
superare gli ostacoli e le difficoltà ricorrenti nel rapporto
comunicativo tra adulti e ragazzi con un metodo tanto astuto
quanto discreto: conoscendo l'abitudine del ragazzo di sfogliare
album di foto che ritraggono anche la madre scomparsa, decide di
inserire dei bigliettini al suo interno, chiedendogli di
toglierli se letti e, quindi, graditi.
Il calendario è stato realizzato con il contributo di Marco
Lodola e Maurizio de Giovanni: il primo, che ha curato la veste
grafica dell'opera, è considerato un artista del nuovo futurismo
e della pop art italiana mentre il secondo, scrittore
partenopeo, è noto per le collane de 'Il Commissario Ricciard',
'I Bastardi di Pizzofalcone', 'Mina Settembre'.
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