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Arrestato per aggressione in ospedale, 'chiedo scusa'

Arrestato per aggressione in ospedale, 'chiedo scusa'

"Stavo male, non ricordo", scarcerato in attesa del processo

TORINO, 22 ottobre 2024, 15:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Chiedo scusa a tutti. Anche se non ricordo nulla, so di avere fatto una sciocchezza: però non succederà più". Lo ha detto oggi in tribunale a Torino un 42enne di origini marocchine a proposito dei disordini cui ha dato vita al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco prima di essere arrestato dalla polizia: secondo le accuse ha inveito contro un'infermiera del triage, brandendo un coltellino, perché - è stata la tesi della procura - gli avevano assegnato un codice bianco.
    L'uomo, difeso dall'avvocato Elisa Saraco, in aula ha detto di essere regolare in Italia da oltre dieci anni, di essere sposato e di avere due figli a Torino e sei in Marocco. "Sono laureato in ingegneria - ha spiegato - e lavoro nel settore dell'edilizia. Due mesi fa ho perso l'impiego, che mi fruttava un ottimo stipendio, e da allora tiro avanti con l'indennità di disoccupazione. Ieri, dopo aver bevuto e sniffato cocaina, mi sono sentito male e ho chiamato l'ambulanza. Volevo del metadone. Da quel momento non ricordo nulla, tranne che mi hanno portato in una caserma".
    Il quarantaduenne è accusato di violenza pubblica ufficiale.
    In attesa del processo, che comincerà a novembre, il giudice lo ha scarcerato, perché non ha precedenti penali né di polizia, e non c'è motivo di ritenere che l'episodio possa ripetersi; lo ha però invitato a farsi seguire da un Sert. Prima di essere accompagnato fuori dall'aula l'uomo ha detto che ora gli toccherà "raccontare tutto" alla moglie.
   

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