Lunedì prossimo il Comune di Pisa
intitolerà un giardino pubblico a Emanuele Scieri, il parà della
Folgore ucciso nel 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Per quel
delitto è in corso il processo d'appello a due ex caporali,
mentre un terzo sottufficiale è stato assolto con il rito
abbreviato in primo e secondo grado. Alla cerimonia è stata
annunciata la partecipazione anche della madre di Emanuele
Scieri, Isabella Guarino, e del fratello Francesco.
"Con la cerimonia di intitolazione a Emanuele Scieri del
giardino di via di Gello, esterno alla caserma sede della Scuola
di paracadutismo - commenta l'assessore Riccardo Buscemi - si
conclude il percorso politico amministrativo avviato nel mese di
maggio 2020, quando all'epoca, io ed altri consiglieri comunali
del centrodestra scrivemmo al sindaco Michele Conti e all'allora
assessore alla Toponomastica dell'epoca Raffaella Bonsangue per
chiedere l'intitolazione a Scieri di una strada in città".
Quella lettera oltre da Buscemi fu sottoscritta dai consiglieri
comunali Gilia Gambini (oggi assessore), Virginia Mancini,
Maurizio Nerini e Francesco Niccolai. "Pensiamo - scrissero
allora - che la città debba compiere un atto di profondo valore
simbolico per manifestare a Emanuele Scieri e alla sua famiglia
il suo affetto e la sua vicinanza a distanza di oltre vent'anni
dalla sua tragica morte". E, proseguiva la lettera, al di là
dell'esito dell'iter giudiziario "resterà per sempre un giovane
e brillante ragazzo siciliano, laureato, con i suoi progetti mai
realizzati, chiamato, come tanti altri figli d'Italia, a
svolgere il servizio militare di leva obbligatorio per servire
la Patria, e mai più tornato a casa: è un gesto che andava fatto
sicuramente prima e che farà sentire e apparire Pisa madre e non
matrigna".
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