Una ragazza di 16 anni portata
dall'esorcista a Torino perchè lesbica, un paziente non-binary
costretto dalla psicologa a decidersi tra uno dei due generi, un
padre che ha provato a far diventare etero il figlio. "Sono tre
esempi di una cultura della devianza sempre più diffusa, da
combattere a partire da una legge contro i tentativi di
conversione".
E sono anche i protagonisti della campagna 'Meglio a colori'
che parte oggi in Italia sostenuta da tutte le principale
associazioni Arcobaleno per raccogliere le firme per una
proposta di legge e lanciare una raccolta di fondi per affermare
"il diritto universale all'orientamento sessuale e all'identità
di genere" e "per dire stop ai tentativi di conversione". Tra
le realtà che sostengono il progetto: Gaynet, Rete Lenford,
Arcigay, Mit, Agedo, Libellula, Gender X, Circolo, Mario Mieli,
Genderlens, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Arco,
Agapanto, I Sentinelli di Milano, Alfi, Cest, Nudi, Tgenus,
Cammini di Speranza, Edge, Dì Gay project, Omphalos LgbtI, Tenda
di Gionata, Possibile Lgbti+.
La campagna si apre all'indomani della diffusione degli ultimi
dati Fra (European Union Agency for Fundamental Rights - Eu
Lgbtiq Survey III): il 26% delle persone Lgbtiq in Europa ha
sperimentato le pratiche di conversione, mentre il 3% ne è stato
sopraffatto. In Italia la percentuale è del 18%, ovvero 1
persona su 5, che corregge in peggio - spiegano i promotori - la
stima del 10% precedentemente diffusa dalla Società Italiana di
Andrologia (2020).
"I tentativi di conversione, detti anche 'terapie riparative'
sono pratiche che - viene ricordato - vanno dall'abuso
psicologico alla violenza fisica, fino all'elettroshock. Così
sono state documentate dalle Nazioni Unite (2020), che le hanno
definite vere e proprie torture. Lo scopo è quello di modificare
l'orientamento sessuale e l'identità di genere di una persona
andando contro ogni fondamento scientifico, come affermano le
associazioni medico-psichiatriche, psicologiche e
psicoanalitiche di oltre 65 Paesi (Ilga World, 2020)".
Da oggi è possibile firmare su All Out (movimento
transnazionale che combatte per i diritti di lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali) la petizione che chiede al Parlamento
di fermare la retorica della devianza contro le persone
Lgbtqia+, e discutere una legge contro le pratiche di
conversione. "L'identità di genere e l'orientamento sessuale -
si legge nella petizione - sono a pieno titolo diritti
fondamentali della persona che si realizzano nella vita di
relazione, come dice la Corte Costituzionale. Questa campagna
afferma definitivamente che le nostre vite, come quelle di ogni
persona sono Meglio a Colori, contro l'oscurantismo di chi vuole
portarci via il nostro orientamento sessuale o la nostra
identità di genere, che sono quello che siamo".
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