'Non chiamatela emergenza, la violenza di genere è sistemica', sul web arrivano le pillole del collettivo di insegnanti le 'Cattive Maestre'.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne si avvicina.
E a portare avanti delle mozioni controproposte alle misure del governo Meloni, sono le 'Cattive Maestre', gruppo aderente a Non una di Meno. Da lunedì 20, fino a sabato 25, sulle proprie pagine social, le insegnanti hanno pubblicato e pubblicheranno sei brevi video con la proposta per una scuola transfemminista, "l'unica a poter estirpare alla radice la cultura patriarcale".
I punti affrontati fino ad oggi nei mini-video sono quattro: educazione sessuo-affettiva; formazione docenti; approccio interdisciplinare; carriera Alias. "La violenza non può essere affrontata come urgenza. È sistemica e strutturale, quindi la risposta deve essere diffusa e sistemica", dice Serena all'ANSA, insegnante di lettere di una scuola media di Roma, esponente del collettivo. Nel primo video, le insegnanti spiegano che la sistematicità della violenza, va contrastata partendo da come bambini e bambine interiorizzano l'idea di mascolinità e femminilità: "Valditara propone l'educazione alle relazioni solo al triennio delle superiori, noi, invece, vogliamo percorsi strutturati sin dall'infanzia".
Per arrivare però ad avere un'educazione efficace, le 'cattive maestre' trattano un altro tema fondamentale, la formazione dei docenti: "Si propone di affidare gli interventi di educazione alle relazioni solo all'Ordine degli psicologi. Noi rifiutiamo la medicalizzazione della violenza che patologizza il singolo individuo - sottolinea il collettivo -. Crediamo che l'educazione sessuo-affettiva non debba essere esternalizzata ma affidata soprattutto a docenti, formati con il supporto di consultori". La terza pillola segue le prime due ed evidenzia l'importanza dell'approccio interdisciplinare: "Valditara propone un'ora a settimana di educazione alle relazioni, ma non basta. Per contrastare la violenza di genere occorrono cambiamenti culturali radicali, è necessario un approccio pedagogico laico che coinvolga tutte le discipline", sostengono.
Per arrivare a questo, le insegnanti ribadiscono che è fondamentale la "revisione dei testi scolastici" per un'educazione sessuo-affettiva che sappia parlare a tutti. Il quarto video porta avanti la proposta bandiera della comunità Lgbtqi+ sulla Carriera Alias: "L' omolesbostransfobia è una delle prime cause di discriminazione in classe - ricordano le 'Cattive Maestre' - La Carriera Alias è un protocollo che permette di scegliere un nome diverso da quello assegnato alla nascita per i documenti scolastici".
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