I suoi trisavoli partirono da Alvito 113 anni fa per raggiungere l'America: da quel giorno del 1910 nessuno dei discendenti di Alessandro Buccilli (classe 1887) e Maria Nicolina D'Abaldo (classe 1893) aveva più messo piede in provincia di Frosinone.
Lo ha fatto ora il pronipote
Eli Buccilli (17 anni): ha compiuto un viaggio nel piccolo
comune della Valcomino per conoscere la terra in cui erano
vissuti i suoi trisavoli.
A riceverlo in municipio è stato il sindaco Luciana Martini
con il vicesindaco Angelo Cervi.
A loro ha raccontato la storia
costruita oltreoceano da Alessandro e Nicolina. Il trisnonno
iniziò a lavorare come muratore nei dintorni di New York prima
di trasferirsi nel Michigan, sul Lago di Saint Clare per fare
l'aiuto cuoco "perché si faticava di meno". Con il tempo
Alessandro imparò i segreti della ristorazione. E trasmise ai
figli Amelio, Angelo e Pasquale Buccilli la sua passione. Negli
anni Cinquanta aprirono la prima pizzeria di famiglia
chiamandola "Alvito's Pizza" in onore del paese di origine; che
nel 1972 diventò 'Buccilli's Pizza' e oggi conta quattro
pizzerie nel Michigan.
Eli era a Cremona per uno scambio culturale. Ha chiesto alla
famiglia che lo ospita di poter visitare Alvito. "A maggio -
racconta il vicesindaco - siamo stati contattati dalla famiglia
Galante di Cremona che ci ha raccontato del desiderio di questo
ragazzo di tornare nella città di origine della sua famiglia.
Per noi accogliere i nostri cittadini emigrati è anche
un'occasione per il nostro territorio. Significa riacquisire
cittadini innamorati di questa terra, in un territorio a forte
calo demografico. La storia di Eli è emozionante, pensando che
dopo 113 anni ha rivisto la porta di casa da cui i suoi
trisavoli sono usciti senza farne mai più ritorno".
Eli ha lasciato come ricordo della visita la t shirt nera con
il logo della Buccilli's Pizza. Il vicesindaco gli ha donato il
gagliardetto di Alvito e la ricerca genealogica sugli antenati
di Eli compiuta dall'archivista Lorenzo Arnone Sipari. Il vero
regalo: accompagnarlo a vedere le case dei trisavoli in corso
Silvio Castrucci ed in via Supportico Saraceni da dove partirono
nel 1910 senza che nessuno facesse più ritorno. Fino ad oggi.
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