"Fin dalla conferenza di Genova c'è stata una grande discussione relativa alle innovazioni necessarie per quanto riguarda i servizi di limitazione dei rischi e riduzione del danno.
Il nostro Paese da questo punto di vista non è fra i più aggiornati e anche attraverso il confronto con gli esperti dell'Emcdda che hanno preso parte ai lavori del Pand è emerso forte il bisogno di sperimentare l'efficacia di alcune tipologie di servizi ad oggi poco presenti o del tutto assenti: drug checking e sperimentazioni delle stanze del consumo, fanno parte delle proposte emerse.
Un approccio al tema
del consumo tra medico e culturale che è presente in realtà come
Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi o in Norvegia".
A dirlo all'ANSA è Fabiana Dadone la ministra alle Politiche
Giovanili con delega alle politiche antidroga parlando del nuovo
Piano di Azione Nazionale Dipendenze 2022-2025, (Pand), messo
all'ordine del giorno della Conferenza Unificata in programma il
12 ottobre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA