Nasce a Staffolo, nelle Marche, il primo "Muro della Memoria", lungo 8 metri e formato da 8 lapidi, che ricorda i nomi delle 381 vittime del terrorismo e delle stragi degli anni di piombo.
Ai piedi del muro c'è una installazione in bronzo dedicata alla memoria del carabiniere Domenico Ricci, originario di Staffolo, scorta e autista di Aldo Moro, morto a 44 anni, nella strage di via Fani del 16 marzo del 1978.
Muro e monumento saranno inaugurati il 18 settembre alle 10,
in piazza IV Novembre, da Giovanni Ricci, figlio dell'appuntato,
alla presenza di autorità civili e militari. Per il taglio del
nastro sarà letto un messaggio del presidente della Repubblica
Sergio Mattarella. Per questa iniziativa, il Comune di Staffolo
ha coinvolto l'associazione intitolata a Domenico Ricci, e il
Liceo artistico Mannucci di Jesi. A realizzare l'installazione
sono state infatti tre studentesse, Giulia Salta, Maria Zenobi e
Maria Ciuffolotti, sotto il coordinamento di Massimo Ippoliti e
su una idea progettuale di un cittadino di Staffolo, Franco
Costarelli: dalle rovine di un muro in mattoni nasce una vite, e
ai suoi piedi c'è un orologio fisso sulle ore 9:05, il momento
della strage di via Fani. "Staffolo sarà il primo paese d'Italia
che avrà l'onore e il coraggio di raccontare queste dolorose
pagine di storia ai ragazzi - spiega Giovanni Ricci - e lo farà
attraverso la tecnologia: alla base del monumento sarà riportato
un QR code che, inquadrato con i cellulari, rimanderà alle
pagine del libro della Presidenza della Repubblica con la
narrazione dei singoli episodi".
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