Un patto per le politiche di genere per "promuovere, valorizzare e sostenere le donne nella società e nel mercato del lavoro ma anche per contrastare ogni forma di violenza e pregiudizi".
E' questa la proposta di Cgil, Cisl e Uil Palermo inviata oggi agli 82 Comuni della provincia.
"Non è un caso - affermano le responsabili dei coordinamenti
Pari Opportunità di Cgil, Cisl e Uil Palermo, Enza Pisa, Delia
Altavilla e Vilma Maria Costa - che il sindacato scelga l'8
marzo, giornata internazionale della donna, per chiedere la
condivisione di questo documento proponendo un impegno concreto
alle istituzioni locali".
"L'obiettivo è fare rete sul territorio, riportare le donne al
centro contrastando stereotipi e violenze. Perché laddove le
donne lavorano e sono sostenute in modo strutturale
contribuiscono a fare ripartire l'economia e non sono più
costrette a dovere scegliere tra lavoro e figli - spiegano le
segretarie di Cgil, Cisl e Uil Palermo con delega alle Pari
Opportunità, Anna Maria Tirreno, Giusi Sferruzza e Luisella
Lionti -. Vogliamo essere parte attiva, proporci alle
amministrazioni comunali come componenti delle commissioni Pari
Opportunità. Siamo convinte che oggi più che mai, in vista
dell'arrivo dei fondi del Recovery Plan, serva il massimo
impegno da parte di tutti per la realizzazione di progetti
concreti per la reale affermazione delle donne nella società e
nel mercato del lavoro".
Secondo le organizzazioni sindacali "la donna è ancora oggi
l'anello debole della società come dimostrano i dati nazionali
Istat dai quali si evince che nel solo mese di dicembre dello
scorso anno 99 mila donne, su 101 mila lavoratori, si sono
ritrovate senza occupazione". Altro punto centrale è il
contrasto al "gender gap", le cosiddette differenze salariali.
"Con il patto - concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e
Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone -
intendiamo promuovere una strategia di responsabilità sociale
con riferimento alle politiche di pari opportunità di genere
attraverso una collaborazione tra i sottoscrittori. Istituzioni
e organizzazioni devono guardare a lavoro e famiglia come due
obiettivi prioritari e intrecciati. La scommessa è proprio
questa. Siamo convinti che, solo ponendo le donne al centro
delle politiche di crescita e sviluppo, si possa far ripartire
l'economia".
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