Gli scatti più belli del 2018 raccolti nell'esposizione 2019 del World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo internazionale, saranno in mostra anche a Palermo per il terzo anno consecutivo, a Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba in corso Vittorio Emanuele 382, da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre.
L'esposizione itinerante e annuale parte da Amsterdam, città
natale del premio, e raggiunge altre 110 città della mondo tra
cui anche Palermo.
Solo nel mese di settembre la mostra sarà
allestita contemporaneamente in dieci città tra Europa, America,
Asia e Africa.
Dopo la preview alle 18:30, la mostra sarà aperta al pubblico a
partire dalle ore 20.30. Alla presentazione parteciperà il
sindaco di Palermo Leoluca Orlando, insieme ai rappresentanti
istituzionali della Regione Siciliana, Manoocher Deghati, il
pluripremiato fotoreporter iraniano ferito in guerra, vincitore
di ben due World Press Photo ed ex membro della giuria
internazionale della Fondazione olandese, Tony Gentile,
fotoreporter siciliano e Vito Cramarossa, presidente di Cime,
società pugliese organizzatrice di eventi culturali in Italia e
all'estero tra i più importanti exhibition partner in Europa
della Fondazione World Press Photo di Amsterdam.
Anche quest'anno infatti, grazie alle public lecture - per la
prima volta ad ingresso gratuito e tutte alle ore 18.30 -, i
visitatori potranno immergersi in un viaggio documentale e
testimoniale nel mondo della fotografia e del giornalismo
composto da alcuni iconici scatti che hanno fatto la storia.
Oltre agli ospiti internazionali questa edizione vedrà la
presenza di fotoreporter e giornalisti italiani e siciliani che
con le loro storie e fotografie hanno raccontato e raccontano
ancora oggi la Sicilia nel mondo. S'inizia sabato 7 settembre
con Gentile, autore del celebre scatto che ritrae insieme i
giudici Falcone e Borsellino. Si prosegue giovedì 12 settembre,
sempre alle 18.30, con un altro siciliano, il fotoreporter Igor
Petyx, collaboratore de La Repubblica, Avvenire e La Stampa.
Nuovo appuntamento sabato 14 settembre con Lorenzo Tondo, il
giornalista e corrispondente del quotidiano britannico The
Guardian che si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi
migratoria. Venerdì 20 settembre, spazio al fotoreporter
napoletano vincitore di due World Press Photo Francesco Cito,
uno dei primi cronisti a raggiungere clandestinamente
l'Afghanistan occupato dall'invasione dell'Armata Rossa. Sue le
foto dei primi soldati della Stella Rossa caduti in imboscate.
Giovedì 26 settembre sarà invece la volta di Francesco Bellina,
il fotoreporter siciliano che racconta il Niger e l'umanità
nella storia delle migrazioni. Suo il reportage a bordo della
Mare Jonio sul trasbordo dei bambini da una nave all'altra.
Sabato 28 settembre la public lecture è al femminile con Letizia
Battaglia che insieme a Roberto Timperi racconterà una carriera
lunga 50 anni. Il suo archivio infatti custodisce gli scatti che
hanno documentato l'egemonia del clan dei Corleonesi. Sono suoi
gli scatti all'hotel Zagarella che ritraggono gli esattori
mafiosi Salvo insieme a Giulio Andreotti. Il 6 gennaio del 1980
è la prima fotoreporter a giungere sul luogo della strage dove
venne assassinato Piersanti Mattarella. Conclude il ciclo di
public lecture, sabato 5 ottobre, infine, Antonio Parrinello,
oggi corrispondente dell'agenzia internazionale Reuters che nel
2016 ha ricevuto il premio Pulitzer per i reportage fotografici
sulle migrazioni.
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