Il Giudice del lavoro del Tribunale di Messina ha condannato l'Inail a riconoscere la malattia professionale da esposizione all'amianto di Giovanni Giannetto, 66 anni, originario di Nizza di Sicilia (Messina), affetto da una broncopatia cronica, microplacche del diaframma e fibrosi polmonare.
Il lavoratore è stato impiegato per 30 anni in attività di manutenzione, sia come artigiano che come dipendente, di ditte appaltatrici nelle centrali Enel, tra le quali quelle di San Filippo del Mela, Termini Imerese, Augusta, Priolo, Portoempedocle.
La centrale ubicata nella Valle del
Mela, come quello di Milazzo, è sito di interesse nazionale
(Sin) proprio per l'alto inquinamento, e l'uomo è stato esposto
in modo diretto, perchè aveva in dotazione guanti anticalore in
amianto, ed in modo indiretto per la contaminazione ambientale
dovuta all'enorme utilizzo della fibra killer nelle
coibentazioni e nel rivestimento degli impianti.
Giannetto nel 2018 aveva presentato domanda all'Inail per il
riconoscimento della malattia professionale che gli è stata
negata costringendolo ad adire le vie giudiziarie assistito
dall'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'osservatorio
nazionale amianto. Il Tribunale, a seguito dell'accertamento
medico legale che ha confermato il nesso causale della malattia
con l'esposizione alla fibra killer durante l'attività
lavorativa, ha condannato l'ente anche ad indennizzare l'uomo
con 10mila euro per il danno biologico.
"Dopo questa condanna adesso agiremo per il risarcimento del
danno e nei confronti di Inps per ottenere la maggiorazione
della pensione" dice Bonanni, che ricorda che "l'Osservatorio
nazionale amianto in Sicilia, solo di mesoteliomi, e cioè la
patologia sentinella, ha censito circa 1.850 casi dal 1998 a
oggi e che l'indice di mortalità di questa neoplasia è pari al
93% nei primi cinque anni con circa 1.720 decessi, a cui vanno
aggiunti 3.500 per tumore del polmone e ulteriori 1000 per le
altre malattie asbesto correlate, per un totale di oltre 6.200
morti. Numeri drammatici, che si ripetono ogni anno, senza che
si riesca a far fronte al problema".
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