Uno striscione con la scritta
"Giustizia per Lele" esposto oggi sulla facciata di Palazzo di
città in piazza Duomo per ricordare Emanuele Scieri, nel giorno
in cui avrebbe compiuto 50 anni. Scieri, avvocato siracusano, fu
ritrovato morto 24 anni fa all'interno della caserma Gamerra di
Pisa mentre svolgeva il servizio di leva nella brigata Folgore.
Lo scorso 13 luglio, la Corte d'Assise della città toscana ha
emesso una sentenza di condanna per omicidio contro due
commilitoni di Lele inquadrando la vicenda come caso di
nonnismo.
Lo striscione fu realizzato dagli amici di Emanuele in occasione
della prima manifestazione tenuta a Siracusa pochi giorni dopo
la morte ed ha accompagnato tutte le iniziative organizzate per
ricordarlo.
L'amministrazione comunale ha deciso di esporlo sulla balconata
di Palazzo Vermexio accogliendo una sollecitazione
dell'associazione "Giustizia per Lele". Presenti l'assessore
alla Cultura Fabio Granata per il Comune, il presidente
dell'associazione, Carlo Garozzo, e l'avvocatessa di parte
civile della famiglia Scieri, Alessandra Furnari.
"Impressa nelle nostre menti - afferma in una nota il
sindaco, Francesco Italia - resta l'immagine di un giovane
sorridente che, una volta assolti gli obblighi di leva con senso
del dovere verso lo Stato, era atteso da una brillante carriera
forense. La vicenda giudiziaria sulla morte di Emanuele non è
ancora conclusa ma l'Amministrazione e tutti i siracusani
continueranno a essere vicini alla famiglia finché non sarà
scritta la parola fine. Abbiamo deciso di ricordare Lele -
spiega il sindaco - e lo facciamo ringraziando i ragazzi
dell'associazione che in questi lunghissimi anni si sono battuti
con forza e con tenacia ottenendo giustizia. In modo particolare
voglio ringraziare tre donne: una è l'avvocatessa Furnari e le
altre sono le ex deputate Stefania Prestigiacomo e Sofia
Amoddio, che ha presieduto la commissione parlamentare sul caso
Scieri. Niente e nessuno ci potrà restituire Lele, ma la
sentenza ha un importante valore simbolico, per la famiglia e
per tutti".
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