Domenica prossima alle 20 ad Aci San Filippo (Catania) sarà presentata la Via Crucis del Migrante 'Aggrappàti ad una Croce', realizzata nella sede dell'Azione Cattolica parrocchiale, che la dedica "a tutti migranti morti in mare".
In una nota Azione Cattolica sottolinea come sia una "occasione per ricordare anche le vittime di Cutro e le migliaia di uomini, donne e bambini che, in fuga da guerre, fame, oppressioni e violenze, finora hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo troppe volte a poche centinaia di metri dalle coste italiane".
Le quattordici stazioni della croce, i tre episodi della vita
pubblica di Gesù (il Battesimo, l'Ultima Cena e il Getsemani) ed
i barconi dei migranti ricordano la passione e crocifissione di
Gesù in comparazione al viaggio in mare dei migranti.
"La Via della Croce è difficile da percorrere - dice ill
parroco don Roberto Strano - perché richiede il coraggio di
salire con Cristo al Calvario, accettando con fede tutto quello
che questo cammino ci chiede di affrontare: il silenzio, il
rifiuto, la sofferenza e il totale abbandono alla volontà di Dio
e condividiamo la croce di Cristo". "Il Mediterraneo, mare che
unisce le diverse culture - aggiunge - è ancora una volta
scenario del Calvario. Ritorni la straordinaria bellezza del
Mare Nostrum, oggi purtroppo divenuto Mare Mostrum che ingoia la
vita di uomini, donne e bambini alla ricerca di un'ancora di
salvezza".
"I viaggi della speranza - afferma dal canto suo Sebastiano
Catalano, presidente di Azione Cattolica - non devono più
trasformarsi in viaggi di morte. I naufraghi di Cutro, lungo la
traversata del mare, hanno vissuto la Croce di Cristo. In questa
Pasqua invochiamo il dono della pace e il rispetto di ogni vita
umana".
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