Quaranta gradi all'ombra e non sentirli, luci di set e candele e caminetti accesi come si usava nell'800, "sono ammirato da questi attori fantastici che non battono ciglio anche se le condizioni meteo sono particolari" e del resto la road map è stringata e il regista è noto per essere una 'macchina da guerra'.
E' il set dei Leoni di Sicilia, gli interni a Roma, gli esterni nell'isola e Paolo Genovese racconta all'ANSA l'attesa serie tv che è tratta dall'omonimo bestseller - caso editoriale anche all'estero pubblicato in oltre 30 Paesi, 1 milione di copie - scritto da Stefania Auci, pubblicato da Nord.
Reduce dal successo della tre giorni a Todi all'insegna della
contaminazione tra artisti e generi per l'Umbria Cinema Festival
che dirige, Genovese si è buttato di nuovo a capofitto nelle
riprese. "Sento una grande responsabilità: per mettere in
immagini una saga tanto amata, in testa alle classifiche, per la
produzione kolossal, una bella scommessa di Disney+ Italia e
soprattutto per la consapevolezza di raccontare una storia
italiana di successo, bella e positiva. In genere esportiamo la
parte patologica dell'Italia, la mafia, la camorra, finalmente
questa volta mandiamo all'estero la capacità imprenditoriale
italiana attraverso la storia dei Florio".
Per Disney+ Italia si tratta della seconda serie originale,
dopo Le Fate ignoranti di Ferzan Ozpetek. Genovese è anche
produttore creativo. Il progetto è realizzato da Francesco e
Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da
Raffaella Leone e Marco Belardi per Lotus Production.
La serie in otto episodi, scritta da Ludovica Rampoldi e
Stefano Sardo, vede Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo
Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi e poi
Donatella Finocchiaro, Vinicio Marchioni, Eduardo Scarpetta,
Paolo Briguglia, Ester Pantano e Adele Cammarata.
Al centro dei Leoni di Sicilia l'epopea dei Florio, tra
amore, successi imprenditoriali (dallo zolfo al marsala,
passando per la compagnia di navigazione e il tonno in scatola),
moti rivoluzionari e guerre, lungo tutto l'Ottocento fino
all'Unità d'Italia del 1861.
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