"Il nostro obiettivo è quello di
cercare, attraverso le nuove tecnologie, di supportare le
aziende e le pubbliche amministrazioni verso la transizione
digitale, sviluppando, allo stesso tempo, alta formazione per
supportare questo cambiamento. Per questo, abbiamo creato
partnership con aziende leader del settore digitale e un
Istituto ad ordinamento universitario, per intraprendere un
nuovo percorso e puntare su nuove competenze per essere al passo
con le nuove esigenze del mercato e della società". E' la "road
map" indicata da Pietro Ridolfo, direttore della Quater Academy
di Roma, che si occupa di formazione con diversi enti regionali
e amministrazioni, che ieri ha presentato a Messina l'accordo
stipulato con la Scuola ad ordinamento Universitario Limec di
Milano e la Dominanza Digitale di Roma. "La transizione digitale
- spiega Ridolfo - è uno dei punti principali su cui punta
l'Europa, che come previsto anche nel Pnrr eroga molti fondi che
noi cercheremo di intercettare per aiutare questa
trasformazione". Le skill digitali sono ormai necessarie per
amministrazioni e aziende come ha spiegato Mattia Cozzetto,
amministratore delegato di Dominanza Digitale, società di social
media prima in Italia: "E' evidente che ci troviamo in un
momento nel quale il digitale è indispensabile, le aziende che
rimangono indietro non sono all'altezza di poter soddisfare i
clienti. Abbiamo dunque creato un metodo per semplificare questa
transizione e rendere semplici le competenze digitali. Ogni
azienda ha un un team che l'assiste e fornisce visibilità per
incrementare i propri ricavi attraverso performance di marketing
digitale. La Sicilia ha un potenziale ancora inespresso ed è il
momento per sviluppare queste collaborazioni". Parlando di nuove
competenze Francesco Gaspari direttore amministrativo della
Limec Ssml, una Scuola universitaria per mediatori linguistici,
ha evidenziato come "la conoscenza delle lingue, le competenze
digitali e la mediazione culturale siano indispensabili per il
futuro. Anche la migrazione ha bisogno di più persone impegnate
nella mediazione culturale e noi crediamo che questi fenomeni
possano essere governati ed andare a vantaggio della
collettività".
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