Proseguono gli appuntamenti del cartellone della 54esima stagione del Teatro Libero di Palermo.
Dal 24 al 27 novembre, alle 21.15, Onìsio furioso, spettacolo di
Laurent Gaudé con la traduzione italiana di Simona Polvani e con
la regia, la scena e il paesaggio sonoro di Luca Mazzone.
Sul
palcoscenico Giuseppe Pestillo.
Onìsio Furioso affronta il tema della modernità del mito e lo fa
costruendo un personaggio che si muove a un ritmo sul crinale
tra la poesia e l'epopea, tra la parola tragica e la
quotidianità. È un compito difficile quello che Gaudé si è dato
nella riscrittura di una figura mitologica così simbolica e
carica di rimandi, Dioniso, divinità crudele e cruenta e allo
stesso tempo così vitale. Segno di morte e di vita. La
dimensione simbolica, che fa da controcanto a una parola
concreta, seppur poetica, qui vede un personaggio che è allo
stesso tempo uomo e donna, giovane e vecchio; uno degli ultimi
dei ad entrare nel pantheon greco, in empatia con coloro che lo
venerano e allo stesso tempo di una grande violenza, attraente e
respingente. Dioniso è il dio dei mendicanti, dei senza nome, di
quelli che non hanno nemmeno una storia, Gaudé, nella scelta del
nome, compie un gesto significativo e carico di rimandi
simbolici utili alla definizione del personaggio teatrale, della
sua essenza e del suo profilo, fa saltare le prime lettere che
ne richiamano la dimensione divina, lasciando alla sua scrittura
e alla scena, quella terrena; Onysos è così uomo, i suoi impulsi
sono i nostri: amore, tristezza; riparte dalla strada per dare
una definizione e un volto a questa divinità oggi scesa in
terra. Da una qualsiasi strada di una metropoli occidentale il
nostro "uomo" inizia il suo racconto
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