"La legge che disciplina gli interventi per prevenire e combattere il fenomeno del cyberbullismo ha segnato un deciso passo in avanti nel contrasto di questa piaga, ma oggi è necessario lavorare per dare attuazione concreta alla legge e stanziare i fondi necessari perché secondo quanto riportato dalla stampa risulta infatti che la cifra destinata dal Governo nazionale per porre in essere le misure previste dal testo normativo sia di soli 50mila euro annui.
Un ordine di grandezza che appare non proporzionato alla gravità del fenomeno".
Lo ha detto il commissario dell'Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenendo al
convegno promosso dal Corecom Sicilia a Palermo, in occasione
del Safer Internet Day. Per Martusciello "è necessario agire a
livello internazionale, coinvolgendo una molteplicità di attori,
pubblici e privati, istituzioni, autorità di regolamentazione,
imprese e associazioni di categoria, incentivandoli ad assumere
un ruolo attivo nel plasmare un nuovo approccio coordinato e
multipolare alla sicurezza di Internet".
"La necessità di un intervento sovranazionale è posta anche
dal legislatore comunitario che nel 'General Data Protection
Regulation' chiarisce che per sicurezza delle reti e
dell'informazione bisogna intendere anche eventi imprevisti o
atti illeciti o dolosi che compromettano la disponibilità,
l'autenticità, l'integrità e la riservatezza dei dati personali
conservati o trasmessi", ha ricordato il commissario Agcom,
secondo cui "il contrasto al cyberbullismo può passare anche
attraverso la tutela e la veridicità dei dati personali
trasmessi sulle reti di comunicazione elettronica. Sfruttare il
tema della cybersecurity - ha concluso Martusciello - significa
utilizzare un argomento molto sentito, per incidere in modo
deciso su un tema cruciale come l'utilizzo sicuro della rete per
i minori".
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