Il volume: "L'immagine artistica della medicina in Sicilia" di Antonino Giuseppe Marchese, edizioni d'arte Kalos, sarà presentato mercoledi 1 marzo alle ore 18 presso la Libreria Novecento (Via Siracusa 7/a).
All'incontro intervengono la professoressa Rita Cedrini e il professor Massimiliano Marafon Pecoraro della Universita degli Studi di Palermo; introduce il professor Roberto Lagalla. Il volume ricostruisce in un percorso cronologico, accompagnato da un suggestivo corredo iconografico, le testimonianze del legame fra arte figurativa e medicina prodotti in Sicilia dalla preistoria al XX secolo. Il binomio medicina-arte nell'Isola prende infatti l'avvio dai graffiti preistorici dell'Addaura, pregni di significati simbolici magico- medici-religiosi, per arrivare ai novecenteschi visionari disegni di Bruno Caruso dedicati agli alienati del manicomio di Palermo, passando per i templi greci di Asclepio, le terme romane e gli hospitalia medievali. La medicina nella sua accezione greca di teckne iatrike , ovvero L'arte lunga di ippocratea memoria, si intreccia armoniosamente in questo libro con l'arte intesa come prodotto estetico-antropologico dell'ingegno umano nella terra di Empedocle, anello di congiunzione tra il pensiero medico- filosofico dei Pitagorici e la medicina razionale di Ippocrate.
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