Storie di nove ragazzi palermitani
che da minorenni hanno commesso un reato. E' quanto racconta
"Strada che spunta", il nuovo libro di Alli Traina, edito da
Dario Flaccovio (pag. 118; euro 12,00).
Nove racconti che trascinano il lettore dentro mondi
sconosciuti. Sui giovani del volume non abbiamo che "notizie di
seconda mano", utili solo a renderli tutti uguali, senza volto,
senza età, senza sogni. Per questo l'autrice ha voluto cambiare
il punto di vista facendo emergere quello degli stessi
protagonisti: la realtà che li circonda, gli amori, le delusioni
sono colti dalla loro prospettiva. Così, pagina dopo pagina, i
"minori autori di reato" tornano a essere ciò che veramente
sono: ragazzi. Con la loro voce, il loro modo di sorridere, di
appassionarsi e con la capacità di cambiare vita da un momento
all'altro. Giovani che lottano contro il tempo, sempre troppo
lento o troppo veloce. Che non sanno mai quando è iniziata e
quando è finita la loro adolescenza.
I quartieri di Palermo emergono come coprotagonisti. I ragazzi
li percorrono convulsamente, senza uscirne, di notte come di
giorno, e ne vengono condizionati. Alcuni si sono persi,
inghiottiti da un malessere più grande di loro. Altri hanno
ripreso in mano la loro esistenza e invertito il cammino.
Traina è nata a Palermo nel 1978. È giornalista e scrittrice. Ha
pubblicato Vicoli Vicoli Palermo. Guida intima ai monumenti
umani, Hotel Metropole, 101 storie su Palermo che non ti hanno
mai raccontato. Ha partecipato con i suoi racconti alla raccolta
Brucerò la Vucciria con il mio piano in fiamme e Sizilien fürs
Handgepäck.
I luoghi sono i protagonisti di tutti i suoi libri e Strada che
spunta è frutto di un ulteriore percorso che l'ha portata lungo
i quartieri più difficili di Palermo. Enormi contenitori di
storie, immagini, fantasie: sta lì la chiave per conoscere
veramente la città ed è da lì che bisogna ripartire per
migliorarla.
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