"Dopo quasi 20 anni siamo felici
di portare a casa la chiusura della vertenza perequazione, un
atto di giustizia lungamente atteso da medici ed operatori della
sanità come riconoscimento della loro dignità professionale e
lavorativa a lungo trascurata". E' l'annuncio dell'assessore
regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, dopo l'approvazione
dell'atto in Giunta che sancisce in modo ufficiale la fine di un
confronto iniziato il 5 novembre scorso con le parti sindacali e
i diversi rappresentanti di categoria.
"Si tratta di un risultato straordinario - sottolinea
l'assessore- che segna un vero e proprio punto di svolta nella
vicenda che vedeva un divario ingiustificato fra gli stipendi
dei lavoratori delle aziende sanitarie sarde, penalizzati dal
diverso consumo dei fondi aziendali a cui è legato il
trattamento accessorio in base alla produttività. La delibera di
oggi individua finalmente i criteri per la ripartizione delle
risorse che ridurranno il divario retributivo tra il personale
sanitario della Dirigenza Sanitaria, della Dirigenza PTAe del
Comparto nell'ambito delle diverse Aziende sanitarie della
Sardegna, a partire da quelle più lontane dalla media
retributiva pro capite individuata a livello regionale, ossia
Arnas Brotzu e AOU Cagliari".
In campo 25 milioni di euro complessivi, di cui 10 già
stanziati dalla legge regionale 1/2023 e 15 dalla legge
regionale 18 del 2024. La ripartizione del finanziamento fra le
tre aree contrattuali prevede: il 25% delle risorse su base
capitaria, ovvero basata sulla quantità di personale per area;
il 75% per allineare i fondi al valore medio regionale per ogni
area.
Le proposte di individuazione dei criteri e delle modalità di
calcolo per la distribuzione delle risorse erano state
presentate in una serie di riunioni con le organizzazioni
sindacali nel corso di un confronto andato avanti per oltre un
mese e mezzo, durante il quale le rappresentanze di categoria
hanno potuto presentare le loro osservazioni e controproposte.
La direzione generale della sanità si occuperà ora degli
adempimenti tecnici per la ripartizione del finanziamento. Le
aziende beneficiarie potranno rideterminare i fondi contrattuali
nel rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa
statale.
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