Appetitoso e salato Natale in Sardegna. Secondo Confartigianato i sardi spenderanno mezzo miliardo di euro per alimentari e bevande. Rispetto al 2023, l'aumento della spesa è di 37 milioni. Per quanto riguarda quella alimentare rincari fino al 32%. "Stanno colpendo le famiglie che rischiano di trovarsi a fare sacrifici anche sulle tradizioni natalizie", denuncia Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari.
I prezzi della ristorazione, poi, sono aumentati del 4,4%. La crisi morde ma anche quest'anno la tendenza per la cena del 24 e il pranzo del 25 è nel segno dei piatti natalizi, tra grandi classici e riproposizioni. Dal nord al sud dell'Isola sono tante e succulente le ricette originali e di antica memoria da gustare abbinate a vino, birra, cocktail, analcolici. Chef e sommelier allestiscono un ideale menù inclusivo per i diversi gusti ed esigenze. Il Natale a Sassari ha i profumi di uno squisito piatto povero caduto un po' in disuso, la cauladda, zuppa di cavolo verza, lardo e salsiccia fresca, mentuccia fresca e aromi. Lo preparerà lo chef Paolo Dettori de La Cucina di casa Villamarina, ristorante in house della cantina Sella&Mosca, mentre l'enologo Giovanni Pinna accosta un Torbato cento per cento metodo classico. L'agnello è il re della tavola, in Sardegna, tradizionale e con personalissime proposte. Senza dimenticare che Coldiretti ha appena presentato il primo Agnello di Sardegna Igp Biologico.
Luca Chessa, chef de La Saletta di Alghero, suggerisce Agnello in umido, pane d'orzo fermentato, beurre blanc, salsa di susine fermentate che il sommelier Roberto Pisano abbina a un nasco vinificato in bianco o, per analogia, una birra Blanche speziata col coriandolo e arricchita con scorza di agrumi.
Marina Ravarotto di Nuoro porta a tavola Agnello in olio cottura e terrina di patate e Francesca Cadinu, la sommelier, sceglie il cannonau. Mauro Ladu, chef di Abbamele di Mamoiada, propone agnello brasato al pomodoro con patate affumicate, cime di rapa scottate e porro fritto. La sommelier Cristina Mamusa associa il cannonau con lunga evoluzione in tonneaux. La pasta fresca è protagonista della ricetta firmata da Roberto Serra chef di su Carduleu di Abbasanta: raviolini di carciofi, pecorino e menta con agnello in umido, formaggio e finocchietto e, suggerisce Giuseppe Carrus, un calice di nuragus di Cagliari.
Maria Carta di Is Femminas, originaria della Barbagia di Seulo preparerà capretto in umido con finocchietti selvatici e patate.
Per questo piatto Gianni Lovicu esperto dell'Agris sceglie un Nieddera Carta rosé tipico di quelle zone.
Dalla carne al pesce. Leonardo Marongiu chef di Maluentu a San Vero Milis, sceglie una sua versione de "ambidda (anguilla) incasada" che Fabrizio Abis, responsabile del tavolo enogastronomico dell'ecomuseo della vernaccia, abbina all'omonima e storica doc del territorio, parte degli ingredienti. L'anguilla ritorna anche nell'idea di Alessio Signorino, chef cagliaritano di Terra, che ritorna ai sapori della sua infanzia con anguille arrosto e cardi insaporite in cottura con l'alloro che il maitre Andrea Catgiu accompagna alla vernaccia.
Per lo chef carlofortino Luigi Pomata il piatto forte è un classico della sua terra: stoccafisso in umido con patate, pinoli e uvetta. La sommelier Sofia Carta gioca con la territorialità e consiglia il carignano.
La proposta veg arriva dallo chef Fabio Vacca, di Bonarcado: ravioli con ricotta di mandorla e cicoria selvatica, ragù bianco di feurrazzu, fungo tipico della zona del Montiferru, con una demi glace e pimpinella, un'erba spontanea che sa di noci. La juice maker del tristellato Geranium di Copenhagen, la sarda Giulia Caffiero, propone un succo a base di mele rosse, melagrana e cavolo cappuccio rosso e in infusione con timo limone.
Ecco l'antipasto gluten free di Francesca Basti di Verì, a Cagliari: polpettine di carne e melanzane su salsa maionese alla menta con una focaccetta bianca con crema di pecorino e salsiccia fresca e un boccale di blanche artigianale senza glutine.
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