Tre manifestazioni parallele,
negli altrettanti aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero
per presentare una soluzione sulle grandi criticità del sistema
dei trasporti e della continuità territoriale. Le hanno
organizzate oggi i Riformatori per alzare l'attenzione e
presentare una mozione in Consiglio regionale.
"Abbiamo scelto un periodo e luoghi simbolici per i
viaggiatori sardi - spiega il capogruppo Umberto Ticca -.
Partiamo da qui: noi crediamo che per colmare il gap di sviluppo
serve lavorare sullo Statuto, sulle prerogative della nostra
regione autonoma, sappiamo che modificare la carta
costituzionale sarebbe un processo troppo lungo che non si
concilia con i tempi delle emergenze sarde e crediamo che
bisogna lavorare sulle norme di attuazione dello Statuto, come
già fanno altre regioni, ad esempio il Trentino, che ha
approvato in questi decenni oltre 200 leggi attuative, a fronte
delle nostre 32, di cui solo 8 negli ultimi 20 anni", evidenzia.
Un passo indietro, secondo i Riformatori, è d'obbligo: "La
legge finanziaria nazionale del 2006 - spiegano - ha previsto il
trasferimento alla Sardegna delle funzioni e dei costi in
materia di continuità territoriale, ma quella norma resta ancora
da attivare nella sua completezza, e c'è da ridiscutere con lo
Stato il tema di chi la finanzia". "Se la Sardegna fa parte
della comunità nazionale - chiarisce il Michele Cossa -, la sua
connessione al resto d'Italia e la sua accessibilità non possono
essere lasciate interamente a carico dei sardi, la continuità
territoriale aerea e marittima è il nostro ponte sullo Stretto.
La libera circolazione di persone e merci è un principio
fondante dell'Unione Europea, e deve essere garantita anche per
la Sardegna, la regione europea più distante dal continente".
Da Olbia Alessandro Fiorentino, coordinatore provinciale
della Gallura sottolinea: "Se continueremo ad assistere
passivamente al dibattito sull'autonomia differenziata senza
mettere con forza sul tavolo dello Stato questi temi, la
conclusione è già scritta, e non è bella per la Sardegna". A
fargli eco, da Alghero, il coordinatore provinciale Antonello
Muroni: "Non solo la nostra autonomia è in gioco, ma con con
essa lo sono le nostre prospettive di sviluppo e il benessere
dei sardi".
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