Il Nursing Up ha scelto di non
sottoscrivere l'accordo proposto
nella trattativa tra sindacati e assessorato della Sanità per la
perequazione dei fondi. "La decisione è maturata in quanto
riteniamo che la proposta non sia rispettosa né equa nei
confronti dei professionisti sanitari non medici - fanno sapere
Diego Murracino e Marino Vargiu - La richiesta del Nursing Up è
stata di ripartire il fondo in misura percentuale del 60% per il
comparto (sanitari non medici) e del 40% per la dirigenza medica
rispettando così le proporzioni dei rispettivi numeri, essendo
il numero dei lavoratori del comparto di gran lunga maggiore al
numero dei dirigenti medici. Gli infermieri, le ostetriche hanno
pari dignità professionale e per tanto il fondo fa ripartito
considerando la corrispettiva percentuale del numero dei
dipendenti".
"La proposta avanzata dal Nursing Up - spiega il sindacato
-rispetta i limiti di spesa stabiliti, assicurando una
distribuzione delle risorse conforme alle disponibilità
finanziarie. La proposta avanzata dalla Regione come ultima
possibilità di salire in corsa su questo treno nasconde una
verità: quello che ci aspetta è il vagone merci mentre per altri
il posto in prima classe è assicurato. Un'altra occasione persa
da parte della politica regionale di dare il giusto
riconoscimento professionale ed economico ai professionisti
sanitari che sarà rivendicata nello sciopero regionale del
Comparto Sanità proclamato dal Nursing Up Sardegna per il 28
febbraio di tutte le aziende sanitarie della Sardegna".
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