La maggioranza blinda l'assessore
regionale della Sanità Armando Bartolazzi: lo ha fatto nel
vertice di maggioranza fiume convocato con la presidente della
Regione Alessandra Todde finito ieri a tarda sera e lo fa questa
mattina durante i lavori del Consiglio regionale - in trasferta
a Palazzo Bacaredda, la sede del Comune di Cagliari a causa dei
lavori nell'emiciclo regionale - sulla mozione di sfiducia
contro il titolare della Sanità.
Lavori riadattati alla nuova sede, con i consiglieri e i
funzionari dell'Assemblea un po' stretti nei banchi e il
presidente del Consiglio regionale al posto del sindaco Massimo
Zedda e accanto tutta la giunta regionale, con la presidente
Todde alla sua destra. A illustrare la mozione firmata da tutti
i capigruppo della minoranza di centrodestra il capogruppo di
Fdi, Paolo Truzzu: "La situazione è sotto gli occhi di tutti -
spiega ai giornalisti e poi in Aula -. Nessuno di noi pensava
che l'assessore dovesse risolvere tutti i problemi della sanità
in otto o nove mesi, ma ci aspettavamo che perlomeno ci fosse un
indirizzo. Invece in questi nove mesi non c'è stato, ci sono
state tante boutade, alcune gaffe, una proposta di legge che
giace da tre mesi in commissione e basta". "Lei è inadeguato",
sintetizza Truzzu.
"Quando invece di parlare dei temi si fa l'errore di parlare
delle persone in sanità è normale che la discussione diventi
improduttiva - evidenzia in maggioranza Francesco Agus,
Progressisti - però l'emergenza è sotto gli occhi di tutti ed
occorrono interventi immediati per fronteggiarlo. Occorre
riappacificare il mondo delle istituzioni con quello di chi
tutti i giorni lavora in ospedale, abbattere le liste d'attesa
con un intervento incisivo, riorganizzare una rete ospedaliera
che ormai non regge più. il tempo è poco perché ogni giorno che
passa i problemi aumentano".
La mozione ha l'esito scontato della bocciatura, come emerso
anche dopo il vertice di ieri sera, in cui è emerso che la
giunta conferma l'obiettivo prioritario di affrontare il tema
sanitario: si riparte dal disegno di legge già approvato dalla
Giunta e fermo in commissione, dopo una pioggia di critiche
anche nella stessa maggioranza. Uno spunto, come sottolineato
anche dalla presidente della commissione Carla Fundoni, uno
scheletro di riorganizzazione su cui assessorato e commissione
hanno ulteriormente lavorato. "Ci siamo confrontati rispetto al
lavoro fatto in questi mesi, con l'obiettivo di trovare una
sintesi: non ho dubbi che questa verrà raggiunta in tempi
brevi", ha chiarito Fundoni.
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