"Il commissariamento non può
essere la norma per la gestione dei nostri parchi. Solo
attraverso la nomina dei presidenti e degli organi
statutariamente previsti, rappresentativi degli enti locali e
del mondo associazionistico, potremo superare questa impasse e
sbloccare risorse fondamentali per la salvaguardia e la
valorizzazione del nostro straordinario patrimonio". Lo ha detto
l'assessora della difesa dell'ambiente, Rosanna Laconi, a
conclusione del tavolo di confronto in vista degli "Stati
Generali delle aree protette italiane" organizzati dal ministero
dell'ambiente e della sicurezza energetica per il 17 e 18
dicembre a Roma.
Il tavolo regionale, voluto dall'assessora Laconi, ha visto
la partecipazione dei rappresentanti dei Parchi nazionali e
regionali e delle Aree marine protette dell'isola. Il confronto
ha permesso di approfondire le principali criticità legate alla
gestione delle aree protette e di delineare strategie per
rafforzare il ruolo della Sardegna nel panorama nazionale,
attraverso un contributo rappresentativo delle esigenze e delle
aspettative locali.
Uno dei temi centrali - spiega una nota della Regione - è stato
il regime di commissariamento che, da anni, caratterizza la
gestione dei parchi nazionali in Sardegna, ovvero il parco
Geominerario, il parco dell'Asinara e il parco di La Maddalena.
Questa situazione, oltre a rallentare la programmazione, ha
determinato il blocco di milioni di euro destinati a interventi
essenziali per la tutela ambientale, la valorizzazione
paesaggistica e lo sviluppo economico.
Il tavolo ha ribadito la necessità di costruire una rete
ecologica regionale che colleghi i diversi parchi,
valorizzandone il potenziale sia in termini di tutela ambientale
che di sviluppo sostenibile. Questa visione punta a creare
sinergie tra i diversi enti, attraverso strumenti di gestione
integrata e strategie condivise per la salvaguardia della
biodiversità.
"L'integrazione dei nostri parchi in una rete regionale è un
passo indispensabile per affrontare le sfide globali e locali
legate alla biodiversità. La concertazione è la chiave per
costruire un modello di gestione sostenibile e innovativo" ha
sottolineato l'assessora Laconi.
La Regione dunque avanzerà una richiesta al Ministero per
superare il ricorso sistematico al commissariamento, ponendo
fine a questa pratica che limita la capacità degli enti di
operare in modo efficace e autonomo. Parallelamente alla
revisione normativa nazionale, è stata condivisa la necessità di
rivedere il quadro legislativo regionale in materia di parchi,
adottando un approccio inclusivo e partecipativo per garantire
maggiore efficienza.
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