Il Cagliari ha messo paura alla
Fiorentina. Ma non è bastato: le vittorie consecutive dei viola
sono salite a quota otto. Mentre il Cagliari anche questa volta
si è fermato a tre risultati utili consecutivi: il filotto di
quattro gare con punti, dicono le statistiche, in questo
campionato resta un tabù.
La situazione in classifica resta più o meno la stessa con
otto squadre (senza considerare Roma e Torino) racchiuse in
pochi punti. Spaventa un po' i tifosi il fatto che il Cagliari
non abbia sulla carta grandi possibilità di risollevarsi subito:
sabato arriva alla Domus la squadra più in forma del campionato,
l'Atalanta. I nerazzurri vincono ininterrottamente dallo scorso
5 ottobre. E nella gara con il Milan hanno conquistato il nono
successo consecutivo. Al Cagliari il difficile compito di non
fare arrivare la Dea a quota dieci. La squadra di Nicola ha
preso appunti dalla partita di ieri: magari il brutto primo
tempo, rinunciatario e senza il coraggio richiesto dal tecnico,
può essere una lezione per non ripetere l'errore.
Che cosa non ha funzionato? Il Cagliari ha impostato la
partita intasando il centrocampo. Ma ha sbagliato tantissimo la
misura dei passaggi riconsegnando spesso la palla ai padroni di
casa. Poi, nelle ripartenze, poche chance: Piccoli troppo solo
davanti e Luvumbo in panchina. Mediana folta, ma poco filtro: le
occasioni per la Fiorentina (tiro di Sottil e gol di Cataldi)
sono arrivate anche perché, con la difesa schiacciata dietro,
nessun mediano è arrivato a mettere le gamba al momento giusto.
Il gol partita è arrivato con l'inserimento da dietro di Cataldi
tra Viola e Marin. Meglio invece la squadra con Luvumbo e Adopo.
Nella ripresa pochi tiri in porta e De Gea quasi disoccupato, ma
l'angolano a destra ha saltato più volte Ranieri. E Adopo ha
sempre fatto la cosa giusta. Tante situazioni potenzialmente
pericolose: la Fiorentina, dietro, ha tremato.
Sabato l'Atalanta. "Abbiamo davanti un periodo molto
impegnativo - ha detto ieri Nicola riferendosi alle prossime
gare con Dea, Venezia (scontro diretto) e Inter - con tante
squadre di grande livello. Ma con questi valori, con questa
mentalità, e con questi numeri, sono convinto che possiamo
toglierci delle soddisfazioni. Non sarà facile, ma dobbiamo
affrontare ogni partita con fiducia, sempre consci che il nostro
percorso è in costruzione. L'importante è continuare a lavorare
con organizzazione, cercando sempre di alzare l'asticella, come
abbiamo fatto oggi".
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