L'Integrity Tour 2024/2025,
l'iniziativa giunta alla decima edizione promossa da Lega Serie
A, Sportradar e Istituto per il Credito Sportivo e Culturale
volta a rafforzare la cultura della legalità nel mondo del
calcio e a diffondere i veri valori dello sport, ha fatto tappa
a Cagliari. Infatti al 'Crai Sport Center' di Assemini si è
svolto l'incontro con la prima squadra e, a seguire, quello con
il settore giovanile del Cagliari Calcio. L'obiettivo principale
di questa iniziativa, che ha coinvolto calciatori, allenatori e
dirigenti del club rossoblù, è quello di educare e formare tutti
gli atleti, dai più giovani ai più esperti, sulla gravità del
fenomeno del 'match fixing', quindi le scommesse, per combattere
le frodi sportive e garantire il regolare svolgimento delle
competizioni.
Nel corso del workshop l'avvocato Marcello Presilla,
Responsabile Integrity per l'Italia di Sportradar AG, ha
spiegato ai tesserati il fenomeno del match fixing in tutte le
sue forme - illustrandone i rischi e le conseguenze - e
delineando il profilo dei cosiddetti "fixers" e degli approcci
rivolti ai calciatori, sempre più frequenti attraverso social e
nuovi strumenti tecnologici, che mettono in pericolo la loro
carriera e la loro reputazione e la credibilità stessa del
sistema calcio. Presilla ha poi approfondito con particolare
attenzione le problematiche legate alle violazioni in materia di
'betting' e le corrette modalità di utilizzo dei social media da
parte dei calciatori.
"Prevenzione e formazione sono tra i pilastri essenziali della
lotta al match-fixing - il commento del ds del Cagliari, Nereo
Bonato -. Incontri come questi, che hanno coinvolto staff e
calciatori della prima squadra e delle nostre giovanili,
diventano così fondamentali per spiegare le potenziali minacce,
le conseguenze, ridurre i rischi e tenere sempre alta
l'attenzione su un fenomeno che va debellato a salvaguardia
dell'integrità dello sport".
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