Mano tesa dei titolari dei locali
pubblici di Cagliari al Comune alla luce delle recenti sanzioni
imposte per la movida, tra tavoli all'aperto e diffusione sonora
di musica. Gli imprenditori associati alla Fipe Confcommercio si
sono incontrati per trovare soluzioni per cercare un'intesa con
l'amministrazione, Un faccia a faccia al quale hanno partecipato
anche l'ingegnere Danilo Massa e dall'avvocato Nicola Ibba.
Tra le criticità emerse il regolamento sull'occupazione del
suolo pubblico e la sua applicazione per quanto riguarda le
fonti sonore, l'applicazione del coefficiente Asl per l'esterno
e relative sanzioni. E ancora: il piano del risanamento acustico
e la raccolta differenziata che ha ribaltato sugli operatori
l'onere del servizio. "Oggi Cagliari è cambiata, la crescita
turistica ha contribuito alla crescita della nostra categoria,
ma allo stesso tempo ha fatto emergere diverse criticità -
spiega il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna
Emanuele Frongia - in tutti questi anni il dialogo con
l'amministrazione è sempre stato positivo, ma oggi ci rendiamo
conto che è arrivato il momento di una profonda riflessione sul
futuro e sulle norme che regoleranno le nostre attività a
Cagliari ".
Oggi i titolari dei locali sono al lavoro per studiare un
nuovo regolamento sul suolo pubblico che renderanno pubblico a
gennaio. "Vogliamo ragionare insieme su un regolamento che
educhi, che pianifichi, ma che non uccida le attività - aggiunge
Frongia - oggi solo attraverso gli strumenti normativi
pianificatori possiamo tracciare il futuro della nostra città.
Capiamo la necessità di normare e di ristabilire il principio di
legalità, ma le tante sanzioni oggi, non sono il termometro
della presenza dell'amministrazione e del controllo, ma anzi
sono la dimostrazione di come forse palazzo Bacaredda si sia
allontanato dalla reale interpretazione dei fenomeni".
Nell'incontro si è parlato anche di normative e regolamenti
sull'occupazione delle strisce blu che, secondo gli addetti ai
lavori, non sono efficienti.
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