Ritorno alla terra dei padri.
Si chiama così il viaggio che ripercorre la rotta di 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.
Raggiunsero Fertilia dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo le coste della penisola. Domani la partenza con la imbarcazione Klizia che approderà ad Alghero per salutare la città catalana. E poi punterà verso Trieste toccando le coste francesi, quelle toscane, del Lazio. Per arrivare quindi in Friuli, passando anche per Croazia e Slovenia.
Oltre 800 le miglia di navigazione previste. A bordo anche Giulio Marongiu, esule che salutò per l'ultima volta la città di Pola a soli 8 anni. Non è mai più voluto tornare nella città in cui è nato. Ma oggi, alla soglia degli 85 anni, ci ha ripensato: farà parte dell'equipaggio composto dal figlio Federico, da Mauro Manca, figlio e nipote di esuli fiumani e Giuseppe Bellu.
Dopo aver mollato gli ormeggi dal porticciolo di Fertilia e aver salutato Alghero, l'imbarcazione passerà sotto la scogliera di Capo Caccia, diretta verso Stintino, prima tappa del viaggio. Il viaggio proseguirà toccando i porti di Castelsardo, Santa Teresa di Gallura, ultima tappa sarda del viaggio. Poi Solenzara e Bastia in Corsica, Capraia, Livorno. E, dopo due tappe a Punta Ala e a Porto Ercole sarà la volta di Civitavecchia. Proprio nel porto laziale il 13 agosto l'equipaggio festeggerà l'ottantacinquesimo compleanno del suo comandante, Giulio Marongiu, prima di proseguire per Fiumicino, Anzio e Gaeta, ultima tappa tirrenica che ospitò ben 3 campi profughi in cui transitarono migliaia di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.
"Qui a Gaeta, nella Caserma Cavour, oggi Scuola Navale della Guardia di Finanza, nacque nel 1951 mia madre - racconta Mauro Manca, membro dell'equipaggio del Klizia - i miei nonni esuli da Fiume stettero per circa 2 anni e mezzo prima di giungere a Fertilia". Quindi l'Adriatico. Da Ferrara a Chioggia sino a Venezia. Si arriverà quindi a Trieste e Gorizia. Poi Muggia, ultimo baluardo italiano in Istria, e quindi Pirano, in Slovenia e Rovigno in Croazia. "Sarà per me una grandissima emozione mettere per la prima volta il piede su quella terra, che ho abbandonato da bambino- afferma Giulio Marongiu - Non posso immaginare oggi quali emozioni potrò provare, so solo che è arrivato il momento di ricongiungere questo filo che nel mio cuore non si è mai spezzato".
Il lungo viaggio del Klizia, che sarà raccontato in un documentario che verrà girato durante il viaggio, terminerà a Trieste in occasione della Barcolana.
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