L'arte che diventa santa.
E dal 25 maggio è di nuovo Sant'Arte, la festa della cultura nata su idea di Pinuccio Sciola, l'artista delle pietre sonore e dei murales scomparso sette anni fa. Quattro giorni, da giovedì 25 a domenica 28 maggio, tra creazioni, dibattiti, spettacoli e musica intorno al tema "Nuova natura". Non solo San Sperate, il paese di Sciola. Ma anche Cagliari, Elmas e aeroporto. C'è un'anteprima: dal 16 maggio una mostra curata in collaborazione con l'Università di Cagliari su un progetto, rimasto incompiuto, dello stesso artista intitolato "Pinuccio Sciola. Era una foresta".
"Il Festival è diventato un appuntamento fisso nel palinsesto culturale della Sardegna grazie soprattutto alla entusiastica partecipazione del pubblico ogni anno sempre più numeroso - ha spiegato Chiara Sciola, presidente della Fondazione che organizza la rassegna - Pinuccio Sciola ha dedicato la sua esistenza a veicolare con la sua arte un messaggio di profondo rispetto per la natura, tematica quanto mai attuale e che costituirà l'essenza di questa sesta edizione del Festival".
Tanti gli eventi in programma tra spettacoli, convegni, presentazioni di opere, libri e progetti, laboratori e spettacoli per bambini e bambine e le loro famiglie, concerti alla sera. Tra gli ospiti nomi di spicco del panorama musicale quali Marco Colonna (in solo venerdì 26 sera) e Neja (voce) in featuring con il progetto originale del chitarrista Osvaldo Lo Iacono (domenica 28 sera).
Si inizia giovedì 25 con il workshop intensivo di formazione dal titolo "Arte e Multisensorialità. Un percorso tra estetica, pedagogia inclusiva e creatività a cura di Andrea Socrati, responsabile dei progetti speciali del Museo Tattile Statale di Ancona in collaborazione con Associazione PS Museum e Teatro Massimo. Il Festival si chiude domenica 28 maggio con una lunga serie di appuntamenti tra il Giardino Sonoro, il Museo del Crudo e la via Argiolas di San Sperate.
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