Il cinema Made in Sardegna grande protagonista a Bologna.
Alla 25/a edizione del Festival Visioni Italiane i registi sardi si sono fatti apprezzare conquistando premi e menzioni.
Francesco Piras con "Il nostro concerto" si
aggiudica il primo premio Fasi "per la capacità di raccontare,
con maturità stilistica e buona tecnica, il delicato rapporto
fra due solitudini unite dal web, lasciando trasparire, in una
messinscena visivamente efficace, un gioco di raffinate
psicologie che arriva - complice la musica, che è un
protagonista sotterraneo - al cuore dello spettatore". A Sergio
Scavio va il premio della giuria giovani per "La notte di
Cesare", "per la narrazione di un tessuto sociale poliedrico e
la resa scenografica accurata". Ottengono due menzioni speciali
(targa FASI e pergamena della Cineteca) The wash - la lavatrice
di Tomaso Mannoni e Dans l'attente di Chiara Porcheddu. Ad
annunciare i premi è stata la Sardegna Film Commission.
Il festival ha celebrato la vivace produzione dei giovani
autori isolani con la sezione Visioni Sarde, nata nel 2014
all'interno dello storico Festival come vetrina per il cinema di
qualità "Made in Sardegna" e strumento di valorizzazione dei
giovani talenti attraverso la rete dei circoli sardi. Gli altri
film selezionati per il concorso sono: Gli anni di Sara Fgaier,
Eccomi di Sergio Falchi, Sardinia's Sounds di Andrea Mura,
Spirito Santo - Holy Spirit di Michele Marchi, 'L'unica lezione'
di Peter Marcias, 'Warlords' di Francesco Pirisi.
Infine, l'ultimo lungometraggio di Paolo Zucca, "L'uomo che
comprò la luna", ha aperto il festival come evento speciale.
Erano presenti alla proiezione il regista, gli interpreti Benito
Urgu e Jacopo Cullin e la direttrice della Sardegna Film
Commission, Nevina Satta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA