Nuova protesta dei lavoratori dell'Ara, l'associazione regionale allevatori, davanti alla Regione per difendere occupazione e futuro professionale: promosso dalla Flai Cgil un sit-in sotto i portici.
Una delegazione è stata ricevuta per un colloquio con l'ufficio di presidenza. "Le notizie che abbiamo appreso - spiega all'ANSA Rita Poddesu della Cgil - non sono affatto rassicuranti: l'Ara è ormai in fase di liquidazione. E la convenzione con Laore scade nel 2020. Noi stiamo chiedendo garanzie oltre quella data, ma è necessario fare in fretta".
In ballo c'è il posto di lavoro di circa 300 persone, più 90 dell'Apa, associazione provinciale allevatori. "Per l'Apa - spiega Poddesu - la situazione è drammatica con i primi tredici licenziamenti". La soluzione? "Chiediamo che sia il presidente della Regione a prendere in mano la vertenza".
Cgil, Cisl e Uil hanno bussato anche alla porta dell'assessore del Personale Filippo Spanu. Obiettivo: chiedere ragguagli sul possibile passaggio del personale a Laore. "Anche in questo caso - racconta Poddesu - non c'è stata una risposta rassicurante. La Regione ha spiegato di aver già interessato della faccenda il Ministero, ma ora bisogna ancora capire se da Roma può arrivare la deroga per le assunzioni pubbliche".
Di mezzo c'è però il problema del concorso che non trova d'accordo tutti i lavoratori. "Noi vogliamo - spiega la Cgil - che sia regolarizzata la posizione di tutti. In passato abbiamo proposto la società in house o la società mista. Tutto purché si trovi una soluzione: il 2020 è dietro l'angolo".
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