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'Glossario fragile' e comunicazione sociale, lavoro in progress

'Glossario fragile' e comunicazione sociale, lavoro in progress

Incontro all'università La Sapienza con gli studenti

20 novembre 2024, 16:03

Redazione ANSA

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'Glossario facile ' e comunicazione sociale, lavoro in progress - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Glossario facile ' e comunicazione sociale, lavoro in progress - RIPRODUZIONE RISERVATA

La comunicazione sociale è un "lavoro in progress" così come lo è il "Glossario fragile" tutto "basato sul metodo della condivisione e della cooperazione" al contrario "del linguaggio della polarizzazione" a cui ci hanno abituato i social e non solo. Lo ha detto Giuseppe Manzo, responsabile della comunicazione di Legacoopsociali all'incontro "Glossario fragile: parole e deontologia della comunicazione" nell'ambito del corso 'Media, gender and diversity' della laurea 'Media, comunicazione digitale e giornalism' dell'università La Sapienza di Roma.

"L'incontro di oggi - ha spiegato la professoressa associata Gaia Peruzzi - risponde ad una domanda che gli studenti spesso ci fanno. Come facciamo a nominare e a trattare alcune categorie, quali termini sono giusti e quali no?. Ho un problema in genere con gli studenti: scelgono questo corso ma faticano a distinguere il giornalismo professionale da altre forme di comunicazione. Frequentano i social ed hanno difficoltà a distinguere il giornalismo professionale. Leggono poco i giornali, non si abbonano e quindi non leggono per intero gli articoli".

Ai professionisti della comunicazione si è rivolto proprio Guido D'Ubaldo, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, parlando di formazione e rivolgendo un invito ai colleghi "a mettersi in regola" con i corsi di formazione per non incorrere in censure o sanzioni. Proprio della comunicazione sociale, ed in particolare del canale 'ResponsAbilmente' che l'ANSA ha voluto dedicare alla disabilità e al Terzo settore, ha parlato Angela Coarelli, caporedattrice centrale all'Agenzia. Le numerose rubriche del canale sono nate "per raccontare l'inclusione" e "per dare attenzione alle tante storie" che la compongono, ha spiegato Coarelli. "Comunicare la disabilità - ha invece ammesso il presidente della Fish Vincenzo Falabella - è veramente difficile e lo stesso mondo della disabilità nel tempo ha cambiato approccio. Ritengo che è importante evidenziare la persona e solo dopo la sua condizione di disabilità".  

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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