Dieci primarie organizzazioni del mondo non profit - ActionAid, Fondazione Airc, Aism/Fism, Emergency, Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano, Lega del Filo d'Oro, Medici Senza Frontiere, Save the Children, Fondazione Telethon, Unicef - chiedono "a gran voce al Governo un intervento per eliminare il tetto della raccolta del 5x1000, equiparandolo all'8 per mille per il quale non è previsto alcun limite o, quantomeno, per incrementare il finanziamento tenendo conto della crescita delle scelte dei contribuenti". Richiesta reiterata anche in una lettera aperta pubblicata oggi con inserzioni sui quotidiani.
Secondo le associazioni, 17,2 milioni di contribuenti hanno destinato il 5X1000 nella dichiarazione dei redditi 2023 a enti del Terzo settore con circa 730mila firme in più rispetto al 2022 per un totale di 552 milioni di euro. Quest'anno il tetto è stato sforato di quasi 28 milioni di euro che non distribuiti agli Enti del Terzo Settore limitano concretamente progetti di ricerca scientifica, assistenza alle persone con disabilità e molte altre attività di impatto sociale.
L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e la sua Fondazione Fism a causa del tettonon potranno finanziare ulteriori trial terapeutici e progetti di prevenzione primaria e gli oltre 350.000 euro che non verranno erogati tolgono risorse per finanziare un importante progetto di ricerca triennale.
Fondazione Airc ha beneficiato di un numero crescente di scelte che avrebbero prodotto un extra gettito di 5x1000 pari a 3,7milioni non corrisposto a causa del tetto fissato. Con questi fondi Airc avrebbe potuto aumentare la quota di finanziamento a ricercatori e progetti impegnati a rendere il cancro sempre più curabile: 5 start up per il rientro dall'estero per un totale di 1 milione di euro, 5 My First Airc Grant per avviare progetti indipendenti per giovani ricercatori per un totale di 500 mila euro e 15 Investigator Grant affidati a ricercatori di comprovata esperienza per un totale di oltre 2 milioni di euro.
Fondazione Telethon quest'anno a causa del tetto al 5x1000 perderà una cifra stimata in circa 250mila euro corrispondenti alla possibilità di finanziare quasi un nuovo progetto di ricerca. Per la Lega del Filo d'Oro le mancate risorse pari a 500mila euro avrebbero potuto rafforzare l'organico con l'assunzione di 15 operatori a supporto delle diverse sedi territoriali.
La mancata erogazione a Save the Children della quota eccedente il tetto del 5x1000, pari a circa 175mila euro avrebbe potuto sostenere in media per un anno le attività di un Punto luce, uno dei 26 centri educativi presenti nei quartieri più svantaggiati di tutta Italia per combattere la povertà educativa e circa 350 minori avrebbero potuto usufruire gratuitamente di opportunità formative ed educative. Lo stesso vale per ActionAid e per i suoi programmi percontrastare la violenza maschile sulle donne, la povertà alimentare e quella educativa, o miranti a favorire l'inclusione sociale delle comunità più emarginate, come quella dei Neet, i giovani dai 15 ai 34 anni che non lavorano, né studiano.
Per l'Unicef la mancata erogazione dei fondi a causa del tetto significa che 4mila bambini non riceveranno terapie nutrizionali salvavita contro la malnutrizione grave. Per Medici Senza Frontiere la perdita di circa 400 mila euro dovuta al tetto ha impedito l'acquisto di 27 mila kit di emergenza salvavita. Emergency se venisse tolto o almeno adeguato il tetto sui fondi assegnati grazie al 5x1000 per mille potrebbe pianificare altri interventi di cura, aggiungendo ad esempio due ambulatori alla rete dei suoi presidi presenti in Italia. Il 5x1000 per supporta la gestione, manutenzione, tutela, conservazione, valorizzazione e promozione di luoghi inestimabili del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, che solo nel 2023 ha impegnato il FaI-Fondo per l'Ambiente Italiano in più di 100 cantieri di restauro e conservazione.
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