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A Bologna 'Periferie inclusive' per le persone con disabilità

A Bologna 'Periferie inclusive' per le persone con disabilità

Stanziati 800mila euro da ministero Disabilità e 90 dal Comune

BOLOGNA, 16 ottobre 2024, 17:35

Redazione ANSA

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Promuovere l'autonomia, migliorare formazione, socializzazione e inserimento lavorativo. Sono questi gli obiettivi di "Periferie inclusive", progetto finanziato con quasi 800mila euro dal ministero per la Disabilità di cui il Comune di Bologna, che contribuisce con ulteriori 90mila euro, è risultato vincitore.
    "Questi fondi ci consentiranno di mettere in campo delle azioni ulteriori rispetto alle tante che già sono in essere nel sistema dei servizi e nella rete delle associazioni che si occupano di disabilità per favorire l'inclusione e l'integrazione delle persone che ne sono portatrici", spiega l'assessore comunale alla Salute e al Welfare, Luca Rizzo Nervo.
    Il focus degli interventi sono "le aree più periferiche", spiega Rizzo Nervo, ossia i quartieri Savena, San Donato-San Vitale, Borgo Panigale-Reno e Navile.
    Le attività sono state definite attraverso un percorso di coprogettazione che ha coinvolto 13 enti del terzo settore riuniti in tre diversi raggruppamenti temporanei di impresa (Rti). "Il nostro raggruppamento propone una serie di attività legate all'attività lavorativa, ma anche laboratori e partecipazione alla vita dei quartieri in cui abitano", spiega Emiliano della Cooperativa Sociale Bologna Integrazione, legata ad Anffas e capofila del primo Rti.
    Entusiasta è anche Claudia Parisini, vice presidente della Cooperativa Sociale It2, capofila del secondo Rti, che sottolinea come sia stata fatta "una coprogettazione importante" con il Comune. "L'obiettivo è arrivare alle aziende per renderle più inclusive - aggiunge - vogliamo lavorare anche sull'idea che le persone con disabilità sono adulti, cittadini e non eterni bambini".
    Parla di "progetto molto innovativo" anche Simonetta Donati, presidente di Csapsa Cooperativa Sociale, capofila della terza Rti e già radicata nei quartieri Savena, San Vitale e San Donato. "Abbiamo previsto dei corsi per poter dare alle persone disabili la possibilità di entrare in azienda e di utilizzare gli strumenti digitali- spiega - a chi parteciperà vogliamo anche dare l'idea di cosa avviene sul territorio e fornire gli strumenti per partecipare".
   

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