La legge sulla mototerapia arriva in
Gazzetta Ufficiale e diventa operativa. Approvata al Senato lo
scorso novembre con 71 sì, 34 no e 9 astenuti, (primo firmatario
Massimiliano Panizzut della Lega), riconosce e promuove l'uso
della moto "in maniera uniforme in tutto il territorio
nazionale", quale "terapia complementare per rendere più
positiva l'esperienza dell'ospedalizzazione", per "contribuire
al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere
l'autonomia, il benessere psico-fisico e l'inclusione dei
bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità". Il
provvedimento era stato aspramente criticato da buona parte
delle opposizioni che, come ha fatto anche la senatrice Elena
Cattaneo, lo hanno definito "imbarazzante" e "senza alcun
fondamento scientifico". La mototerapia o freestyle motocross
therapy prevede lo svolgimento di esibizioni di motocross
freestyle all'aperto e all'interno degli ospedali dedicate ai
bambini, ai ragazzi e agli adulti con disabilità o con gravi
patologie. Nell'ambito di tali eventi, "viene data ai pazienti e
alle persone con disabilità la possibilità di guidare una moto
sotto la supervisione costante di piloti esperti, per vivere in
totale sicurezza un'esperienza nuova e unica nel suo genere,
sviluppando capacità fisiche, affettive, cognitive e sociali in
grado di accrescere il senso di autonomia e di autosufficienza
dei partecipanti".
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