(v: 'Dopo ritiro querela Meloni, chiesto...' delle 11.30) Il Tribunale di Bari (giudice monocratico Pasquale Santoro) ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per il filologo Luciano Canfora, rinviato a giudizio lo scorso aprile per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni.
La sentenza è arrivata
oggi pomeriggio, dopo una breve udienza svoltasi in mattinata in
cui il difensore di Canfora, l'avvocato Michele Laforgia, aveva
comunicato l'accettazione - da parte del filologo - della
remissione di querela fatta da Meloni lo scorso 30 settembre.
Oltre a ritirare la querela, la presidente del Consiglio aveva
anche revocato la costituzione di parte civile, nella quale
aveva inizialmente chiesto un risarcimento da 20mila euro.
Era
stata sempre la Procura, questa mattina, a chiedere al tribunale
di dichiarare il non luogo a procedere data l'accettazione della
remissione di querela.
I fatti risalgono all'11 aprile 2022, quando Meloni era
parlamentare dell'opposizione e il presidente del Consiglio in
carica era Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo
scientifico 'Enrico Fermi' di Bari nell'ambito di un incontro
sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni "neonazista
nell'anima", "una poveretta", "trattata come una mentecatta
pericolosissima". E per questo era stato querelato e poi
rinviato a giudizio.
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