Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, con un post su Facebook denuncia "l'uso politico" dell'emittente salentina Telerama che "ormai dal 2019" - scrive - "praticamente ignora" il primo cittadino e gli assessori comunali, appartenenti ad una coalizione di centrosinistra.
"Ieri - spiega il sindaco - alla fine della conferenza stampa
sulla Festa di Sant'Oronzo la troupe di Telerama ha chiesto di
poter fare interviste esclusivamente al vescovo.
Dopo le
risposte, telecamere e microfono si sono spenti". "Alla domanda
(del vescovo, ndr) rivolta alla troupe 'E al sindaco non
chiedete nulla?', la replica imbarazzata: 'Abbiamo queste
disposizioni'".
Per me non si è trattato di una sorpresa, purtroppo". "Non
così per monsignor Seccia" che ha reagito dicendo - secondo il
primo cittadino - 'È una vergogna. Un'offesa all'istituzione. Vi
proibisco di trasmettere la mia intervista'". Nel notiziario
trasmesso ieri è andato in onda un breve servizio - racconta
Salvemini - che dà conto prevalentemente del programma religioso
della Festa di Sant'Oronzo. Nessun dettaglio su quello civile.
Nessuna dichiarazione dei rappresentanti delle massime
istituzioni civili e religiose, sindaco e vescovo".
"È arrivato il momento - rileva il sindaco - di una
riflessione sul doveroso rispetto dell'equilibrio che i
concessionari radiotelevisivi devono assicurare per legge ai
cittadini nel momento in cui scelgono di proporsi come testata
giornalistica e di fare informazione attraverso i telegiornali.
Da anni si pone il problema di un uso politico dell'emittente
che pur utilizza frequenze pubbliche, riceve cospicui
finanziamenti statali, eroga un servizio pubblico quale dovrebbe
essere l'informazione televisiva. Se ne parlo oggi - nonostante
la questione sia nota e acclarata - è perché da tempo siamo di
fronte ad un'ulteriore involuzione, in ragione del ruolo
politico assunto dall'editore in Consiglio regionale (Paolo
Pagliaro del centrodestra, ndr). Che ieri anche il Vescovo
metropolita ha toccato con mano. Ritengo non si possa più fare
finta di non vedere".
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