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Sindaco di Lecce contro Telerama, 'uso politico della tv'

Sindaco di Lecce contro Telerama, 'uso politico della tv'

'Dal 2019 ignora me e i miei assessori, il vescovo è testimone'

LECCE, 20 agosto 2022, 15:50

Redazione ANSA

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Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, con un post su Facebook denuncia "l'uso politico" dell'emittente salentina Telerama che "ormai dal 2019" - scrive - "praticamente ignora" il primo cittadino e gli assessori comunali, appartenenti ad una coalizione di centrosinistra.


    "Ieri - spiega il sindaco - alla fine della conferenza stampa sulla Festa di Sant'Oronzo la troupe di Telerama ha chiesto di poter fare interviste esclusivamente al vescovo.

Dopo le risposte, telecamere e microfono si sono spenti". "Alla domanda (del vescovo, ndr) rivolta alla troupe 'E al sindaco non chiedete nulla?', la replica imbarazzata: 'Abbiamo queste disposizioni'".
    Per me non si è trattato di una sorpresa, purtroppo". "Non così per monsignor Seccia" che ha reagito dicendo - secondo il primo cittadino - 'È una vergogna. Un'offesa all'istituzione. Vi proibisco di trasmettere la mia intervista'". Nel notiziario trasmesso ieri è andato in onda un breve servizio - racconta Salvemini - che dà conto prevalentemente del programma religioso della Festa di Sant'Oronzo. Nessun dettaglio su quello civile.
    Nessuna dichiarazione dei rappresentanti delle massime istituzioni civili e religiose, sindaco e vescovo".
    "È arrivato il momento - rileva il sindaco - di una riflessione sul doveroso rispetto dell'equilibrio che i concessionari radiotelevisivi devono assicurare per legge ai cittadini nel momento in cui scelgono di proporsi come testata giornalistica e di fare informazione attraverso i telegiornali.
    Da anni si pone il problema di un uso politico dell'emittente che pur utilizza frequenze pubbliche, riceve cospicui finanziamenti statali, eroga un servizio pubblico quale dovrebbe essere l'informazione televisiva. Se ne parlo oggi - nonostante la questione sia nota e acclarata - è perché da tempo siamo di fronte ad un'ulteriore involuzione, in ragione del ruolo politico assunto dall'editore in Consiglio regionale (Paolo Pagliaro del centrodestra, ndr). Che ieri anche il Vescovo metropolita ha toccato con mano. Ritengo non si possa più fare finta di non vedere".
   

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