Un generale plauso sullo schema di
decreto legislativo sulle trasformazioni, le fusioni e le
scissioni transfrontaliere da parte del Consiglio nazionale dei
commercialisti, i cui rappresentanti sono stati poco fa in
audizione nelle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI
(Finanze) della Camera, guidati dal consigliere David Moro,
secondo il quale "i contenuti e le scelte poste alla base dello
schema di decreto legislativo sono in gran parte condivisibili,
così come la scelta del legislatore di seguire la vigente
normativa del codice civile". "Perplessità" vengono, invece,
espresse dai professionisti sulle valutazioni delle
certificazioni esibite per ottenere il certificato preliminare
dell'operazione transfrontaliera: "Crediamo che questa
operazione possa essere svolta anche dai professionisti iscritti
all'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e
non solo dai revisori legali, come attualmente previsto", si
legge in una nota. Difatti, si indica ancora, "sarebbe
auspicabile che lo schema di decreto legislativo possa venir
modificato prevedendo che la relazione giurata da allegare al
certificato preliminare sia rilasciata da un professionista
iscritto all'albo dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili, in alternativa al revisore legale". E ciò perché,
secondo Moro, "l'iscrizione all'Albo professionale contribuisce
a favorire la nomina di un "esperto" adeguatamente
indipendente, tenuto conto, sia degli stringenti obblighi
deontologici alla cui osservanza è tenuto il professionista, sia
dei rilevanti poteri disciplinari riconosciuti agli Ordini che
curano la tenuta degli albi professionali", si legge, in
chiusura.
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