Non è stato il no della Francia a
frenare la riapertura del colle di Tenda. Lo afferma
l'ambasciatore francese a Roma, Martin Briens, in una lettera al
quotidiano La Stampa.
La ricostruzione offerta dalle autorità italiane dopo
l'ultima Cig, scrive Briens, "non rispecchia affatto la realtà:
la decisione è stata congiunta, tengo a sottolinearlo, e presa
da parte di entrambe le parti, italiana e francese, della
Commissione, di fronte a evidenti rischi per la sicurezza".
Anche il prefetto di Nizza, Hugues Moutouh, aveva sostenuto
che "le condizioni fondamentali di sicurezza non sono affatto
presenti". L'ambasciatore Briens aggiunge un richiamo all'Anas
"che, ad ora, non ha fornito un cronoprogramma dettagliato fino
alla riapertura definitiva, che ci auguriamo di avere presto".
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