Fotografie inedite, documenti storici e oggetti mai esposti prima raccontano la storia del Villaggio Leumann di Collegno, borgata operaia costruita alla fine dell'Ottocento dall'imprenditore svizzero Napoleone Leumann intorno al suo cotonificio.
Oggi è uno dei più importanti esempi di archeologia industriale in Italia.
La mostra 'Villaggio
Leumann, da 150 anni passato e futuro si incontrano' è
organizzata al Polo del '900 dall'associazione culturale Kòres,
Nasce anche l'App Vocale (Villaggi Operai, Cultura ed Arte al
Leumann) che, da aprile 2025, permetterà di vivere un'esperienza
immersiva nel villaggio attraverso contenuti multimediali con
itinerari tematici che toccheranno la storia, l'arte e la
sostenibilità sociale del villaggio.
La mostra comprende anche un workshop fotografico, curato
dal Fotogruppo L'Incontro, che esplorerà gli aspetti
architettonici dello stile Liberty del Villaggio Leumann. Tra i
temi il recupero e la valorizzazione del villaggio saranno
discussi durante un incontro con esperti del settore, tra cui
Corrado Azzollini del Mic e Claudio Perino della Siat. Previsti
due appuntamenti di approfondimento con storici e esperti, tra
cui Marco Revelli e Gianni Oliva. Il progetto prevede anche
contatti e scambi con altri villaggi industriali europei.
Il Villaggio Leumann fu progettato tra il 1875 e il 1907
dall'ingegnere Pietro Fenoglio. Lo stile Liberty coinvolge circa
60 edifici, su una superficie di oltre 70 mila metri quadrati.
Quando, negli anni '70, il cotonificio chiuse, la borgata
divenne proprietà del Comune di Collegno, che assegnò le case
secondo le norme dell'edilizia popolare. Il Villaggio Leumann è
protetto dalla soprintendenza archeologica Belle arti e
paesaggio del Piemonte.
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