Dal 15 dicembre al 6 gennaio al
Museo Storico dell'Arma della Cavalleria di Pinerolo verranno
esposti i cimeli di Lidia Poët, la prima donna avvocato in
Italia. La mostra è allestita, a cura del Consorzio Turistico
Pinerolese e Valli, in occasione della seconda stagione su
Netflix della serie 'La Legge di Lidia Poët', diretta da Matteo
Rovere, Letizia Lamartire e Pippo Mezzapesa.
Tra i cimeli la toga di Lidia Poët, originaria del piccolo
comune di Perrero, in Val Germanasca. paladina di una battaglia
ultradecennale per ottenere, fra il 1884 e il 1920, l'iscrizione
all'Albo degli Avvocati. Lidia Poët fu anche protagonista di
battaglie sociali per l'emancipazione femminile (nel 1922
divenne la presidente del Comitato pro voto donne di Torino), si
impegnò a favore dei minori e fu promotrice di tante attività in
campo giuridico e culturale.
In mostra anche vari libri appartenuti alla donna, arricchiti
da sue annotazioni vergate a mano, l'abito di una pronipote, che
proprio Poët aveva cucito a mano, e le borsette con le quali era
solita andare a teatro a Pinerolo (al Sociale) con il fratello.
Ci sono anche la cuffia e lo scialle dell'abito valdese:
Parallelamente alla mostra il Consorzio ripropone il tour 'La
toga negata' che porta nei luoghi dove visse Poët, partendo
dalla sperduta borgata di Traverse, a Perrero, per vedere la sua
casa natale. Si entrerà, anche, nel cimitero di località San
Martino dove è sepolta Poët, morta nel 1949 all'età di 93 anni.
La giornata prevede anche una sosta in agriturismo, con un menù
che propone ricette di inizio Novecento, la tappa
all'esposizione allestita al Museo della Cavalleria e una
passeggiata per Pinerolo dove Poët era solita incontrarsi con lo
scrittore e giornalista Edmondo De Amicis,
L'ingresso alla mostra è gratuito, senza prenotazione, il
martedì, mercoledì e giovedì 9-12 e 13,30-16,30, domenica 10-12
e 14-18.
Accesso possibile per le persone disabili.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA