Michele Coppola sarà il presidente della nuova Società Editrice Allemandi, mentre Luigi Cerutti manterrà la carica di amministratore delegato.
Il numero di gennaio 2025 della testata Il Giornale dell'Arte sarà l'ultimo firmato da Umberto Allemandi, entro i primi giorni di gennaio 2025 arriverà un nuovo direttore. Nel consiglio di amministrazione al fianco di Coppola e Cerutti siedono Enrica David, Fabrizio Paschina, Laura Fornara, Giulia Scagliarini, Enea Cesana ed è già al lavoro per mettere a punto "l'ambizioso piano industriale che ha come obiettivo il posizionamento a livello europeo della casa editrice".
La squadra è stata presentata negli spazi di Gallerie d'Italia di Torino, dopo l'annuncio dell'acquisizione il 5 dicembre della casa editrice da Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. In sala i dipendenti, giornalisti e collaboratori, che Umberto Allemandi, commosso, ha ringraziato "per lo straordinario percorso insieme, durato oltre 40 anni". "Non potevamo trovare nessun partner migliore per assicurare nel secondo tempo della nostra storia uno straordinario sviluppo e soprattutto la piena centralità dell'Italia nell'informazione universale su attività opere e operatori nel settore arte, un ruolo mondiale che finalmente diviene possibile dopo quanto per quarant'anni giorno dopo giorno abbiamo preparato", ha detto Allemandi.
Nessuna difficoltà dietro alla cessione, ma la volontà dell'azionista di dare un futuro consolidato alla casa editrice. "La scelta di investire in una realtà qualificata come Allemandi significa per prima cosa riconoscere la storia e il ruolo svolto in questi quarant'anni sia come casa editrice, sia come editore libero. La solida composizione del consiglio di amministrazione, voluto dai nuovi investitori, rappresenta il modo migliore per proseguire questa storia di successo confermandone la responsabilità e le ambizioni" ha affermato Coppola che non ha voluto precisare l'entità dell'investimento, ma ha parlato di "progetti di grande crescita" anche sul fronte dell'occupazione. Per il futuro il digitale "sarà uno dei pilastri irrinunciabili". Allemandi oggi ha 12 dipendenti, 9 al giornale e 3 ai libri, a cui si aggiungono 300 collaboratori che scrivono sul Giornale dell'Arte e sulle pubblicazioni dedicate all'arte, all'architettura, all'antiquariato, al design.
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