Il master in giornalismo Giorgio
Bocca dell'Università di Torino ha aperto ufficialmente l'anno
accademico 2024/2025 con un incontro pubblico alle Gallerie
d'Italia in piazza San Carlo a Torino intitolato "Vero e falso,
il racconto per immagini nella stagione delle fake news". Al
centro dell'evento, ospitato nella Sala Turinetti, il rapporto
tra la verità dei fatti, obiettivo irrinunciabile del
giornalismo, e il multiforme e sempre più complesso racconto per
immagini del reale.
Alle spalle il Master - uno dei percorsi accreditati
dall'Ordine nazionale dei Giornalisti per l'accesso alla
professione - ha dieci bienni formativi che hanno coinvolto 195
allieve e allievi da tutta Italia. Oggi oltre il 90% dei
diplomati è giornalista. "Possiamo parlare di una scommessa
vinta. C'erano molte perplessità sulla via universitaria al
giornalismo, la storia ha dato ragione a chi ci ha creduto" ha
sottolineato Stefano Tallia, presidente dell'Ordine dei
giornalisti del Piemonte. "Quella del giornalismo è una
professione non in crisi, ma in trasformazione. Bisogna aiutare
gli studenti a formarsi in una professione che oggi è in un
modo e quando entreranno nel mondo del giornalismo sarà diversa"
ha detto Laura Scomparin, direttrice del Master.
"Per noi è fondamentale confermare l'importanza che ha
Torino per il nostro gruppo e il sostegno al Master ha questo
significato del tutto speciale. Solo in Italia Intesa Sanpaolo
ha 13 milioni di clienti, l'informazione svolge nella società e
nell'economia un ruolo irrinunciabile. Per questo siamo vicini
al Master", ha spiegato Matteo Fabiani, executive cirector
Media and Associations Relations di Intesa Sanpaolo.
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