Banca dei valori monetari che
custodisce e gestisce, ma anche banca dei valori morali che ne
caratterizzano la gestione. Credito e filantropia. E' a questa
duplice anima che fa riferimento il volume "La banca dei valori.
Dal monte di pietà a Intesa Sanpaolo" del giornalista Francesco
Antonioli, presentato al grattacielo di Torino dal presidente
Gian Maria Gros-Pietro e dall'amministratore delegato Carlo
Messina. Il libro è stato pubblicato da Olschki Editor
all'interno della collana "Quaderni dell'Archivio Storico della
Compagnia di San Paolo" curata dalla Fondazione 1563 per l'Arte
e la Cultura.
Il volume ricostruisce la nascita e lo sviluppo
dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino, poi Sanpaolo Imi, a
partire dai quattrocenteschi Monti di pietà, focalizzando
l'attenzione sul Monte di Torino dove nel 1563 venne fondata la
Compagnia di San Paolo. Con il prosperare dell'attività
l'Istituto divenne un riferimento internazionale del credito
fino al connubio del 2007 tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa che ha
dato vita a uno dei principali gruppi europei. Le evoluzioni
della banca attraverso i diversi decenni del Novecento, così
come i rispettivi contesti
storici, raccontati nel volume, evidenziano le radici da cui si
sono sviluppati quei valori che ancora oggi guidano l'azione e
la visione delle persone che vi lavorano, a partire dal top
management.
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