L'abete di Natale dono del Piemonte che brilla in piazza San Pietro in Vaticano arriva da un comune di 48 abitanti nel Cuneese, Macra.
E da un vivaio piemontese
arrivano anche le oltre 7mila stelle alpine coltivate ed
essiccate che insieme alle luci decorano l'albero, alto quasi
trenta metri, come una sorta di nevicata.
La cerimonia di accensione si è svolta alla presenza della
delegazione piemontese guidata dal presidente della Regione
Piemonte, Alberto Cirio, accompagnato dal sindaco di Macra,
Valerio Carsetti, dal presidente della Provincia di Cuneo, Luca
Robaldo, dal consigliere regionale Maurizio Marello, dal vescovo
di Saluzzo, Cristiano Bodo, e da decine di amministratori locali
e cittadini della Valle Maira, da cui l'albero è partito lo
scorso 21 novembre.
Ad allietare la cerimonia, il canto della
corale La Reis di San Damiano Macra, che si è esibita in canti
di Natale della tradizione occitana.
"Abbiamo aspettato questo momento per otto anni - ha detto il
sindaco - un risultato importante per una piccola comunità come
la nostra, che lavora per crescere e attirare visitatori e
residenti per continuare a tenere vive le montagne".
Il presidente della Provincia ha richiamato l'attenzione
"sull'importanza della sostenibilità" e "sulla capacità delle
tante aziende piemontesi che si occupano della manutenzione dei
boschi".
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