Nina Zilli, Alvin, Raptuz, Federico
Clapis, Lawrence Malstaf sono alcuni degli artisti nazionali e
internazionali, oltre cento persone per un totale di 2.000
opere, che parteciperanno all'edizione di quest'anno di
'Diffusissima', una mostra diffusa sulla città, anche fuori dal
centro storico, con settantacinque location a Torino dal 22
ottobre al 5 novembre.
Per il secondo anno consecutivo il principale mecenate della
kermesse artistica è Banco Azzoaglio, banca privata ed
indipendente fondata in Piemonte nel 1879 e da sempre attenta ai
settori cultura ed educazione.
L'obiettivo di Diffusissima - spiegano i promotori - è
costruire una sorta di mappa della città attraverso l'arte,
aprendo al pubblico anche nuovi luoghi come lo Scalo Vallino nel
quale è stata allestita la collettiva 'Post-Umano
l'Ulteriorità'.
Si tratta di una collettiva phygital, frutto del
lavoro di un gruppo di artisti digitali e altri fisici, che
affronta la parabola futuristica dell'umano in un progetto nato
da Simone Sensi, al quale i direttori artistici di Artàporter,
Alyona Kosareva e Massimo Gioscia, hanno affidato la curatela.
"La manifestazione, con la sua visione inedita, si propone di
rendere l'arte accessibile a tutti, abbattendo le barriere tra
artisti e pubblico, in un'ottica di rigenerazione urbana",
spiega Massimo Gioscia, ceo e Co-Founder di Artàporter.
Cuore pulsante di Diffusissima saranno Scalo Vallino e Scalo
Valdocco "dando nuova vita a luoghi dimenticati della città,
come per voler superare tutti i confini", spiega Gioscia.
E
oltre i confini dell'arte stessa guarda, in modo particolare, la
performance futurista di Lawrence Malstaf intitolata 'Shrink
01995'.
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