"Non ci sono due schieramenti, pubblico e privato, l'un contro l'altro armato, che non trovano un accordo.
Non ci sono veti.
L'obiettivo non è tirare fuori il
meno peggio, ma il meglio per il Salone del Libro". Così Giulio
Biino, presidente del Circolo dei Lettori, chiarisce la
posizione del Comitato direttivo sul futuro direttore editoriale
del Salone del Libro. Accanto a lui Silvio Viale, presidente
dell'Associazione Torino Città del Libro che rappresenta gli
organizzatori privati del Salone.
L'incontro con la stampa, oggi pomeriggio, è stato convocato
dopo la riunione in Regione del comitato direttivo che non ha
ancora deciso chi affiancherà Lagioia fino a maggio e poi lo
sostituirà. "Abbiamo cercato di mettere a fuoco i bisogni del
Salone - sottolinea Viale - che ha un ruolo centrale per il
territorio e la regione. Dal 2018 è raddoppiato anche in termini
di metri quadri. Ora cerchiamo un leader. La nomina deve
guardare al futuro, conta l'età, il rapporto con i giovani,
l'attenzione all'editoria professionale. Vorremmo un candidato
in grado di far crescere ancora il Salone sotto questo aspetti.
Ci vorrà ancora tempo, ma il direttore ce l'abbiamo, stiamo
lavorando alacremente per il Salone 2023".
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